Leonardo, risultati in uscita il 7 novembre: difesa ed elicotteri trainano la crescita
La stagione di trimestrali di Piazza Affari è entrata nel vivo. Tra le big del Ftse Mib che pubblicheranno gli utili questa settimana c’è Leonardo, il colosso italiano della difesa e dell’aerospazio: ecco le previsioni degli analisti sui risultati in uscita il 7 novembre e gli aspetti da monitorare.
Le stime sui risultati di Leonardo
Il consensus degli analisti (fonte Bloomberg) prevede per Leonardo ricavi in crescita dell’11,6% a 3,77 miliardi di euro, con un Ebitda di 382 milioni (-11,2%) e un Ebit di 228 milioni (+6,7%). Il margine Ebita è previsto pari al 6,4%.
A livello di singole unit, gli elicotteri dovrebbero generare un fatturato di 1,07 miliardi, l’Elettronica per la difesa e sicurezza entrate per €1,8 miliardi e i velivoli circa 603 milioni di euro. Più marginale l’apporto delle aerostrutture (con una crescita lenta delle consegne a Boeing e Airbus), della unit Spazio e delle soluzioni Cyber & Security.
Per il full year 2024, le stime indicano un giro d’affari di €16,89 miliardi, un margine Ebita dell’8,6% e un utile operativo di 1,32 miliardi.
Difesa ed elicotteri i motori della crescita
Le stime di crescita di Bloomberg Intelligence sono più elevate dal punto di vista dei ricavi, degli utili e della marginalità. Nel dettaglio, le entrate potrebbero aumentare del 12,6% a 3,8 miliardi di euro, con un Ebita adjusted di 277 milioni di euro e un margine del 7,3%.
Ad alimentare il fatturato contribuiranno i conflitti in corso in Ucraina e nel Medio Oriente, che continuano a sostenere la domanda nel business della difesa.
Nell’Elettronica per la difesa e sicurezza l’Ebita potrebbe attestarsi a 203 milioni (con un margine dell’11% sul fatturato di €1,8 miliardi), grazie agli elevati livelli di spesa in Europa e negli Stati Uniti, malgrado i ritardi nelle catene di fornitura.
Per quanto riguarda gli elicotteri, è attesa una crescita dei ricavi del 5% a 1,1 miliardi, con un Ebita in aumento del 4% e un incremento del margine di 10 punti base, sostenuto dagli acquisti governativi.
Gli ultimi contratti di Leonardo
Nel frattempo, Leonardo continua ad accaparrarsi importanti contratti, che aumentano la visibilità sui ricavi futuri. Pochi giorni fa, la controllata DRS si è aggiudicata un contratto da NAVSEA per la produzione di radar AN/SPQ-9B per il rilevamento di bersagli aerei e di superficie imbarcati su navi. Il contratto include opzioni, esercitabili nell’arco di cinque anni, che porterebbero il valore cumulativo a oltre 235 milioni di dollari (circa 214 milioni di euro).
In Italia, la Commissione Difesa alla Camera ha approvato un piano di spesa da 8,2 miliardi di euro per acquistare carri armati di nuova generazione e rinnovare le forze di terra dell’esercito. Il progetto, in atto dal 2025 al 2038, verrà affidato alla JV Leonardo Rheinmetall Military Vehicles in qualità di partner industriale chiave.
Nel frattempo, la Spagna prevede di acquistare altri 30 elicotteri NH9 tramite NAHEMA (NATO Helicopter Management Agency), che secondo Banca Akros potrebbero valere oltre 1,8 miliardi di euro. Leonardo detiene una quota del 32% nel consorzio NH, insieme ad Airbus Helicopters (62,5%) e GKN Fokker (5,5%).
Titolo in rally con conflitti Ucraina e Medio Oriente
A partire dal 2022, Leonardo ha beneficiato di un boom di spesa per la difesa, guidato dalle crescenti tensioni geopolitiche, dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia al conflitto in Medio Oriente. Negli ultimi due anni, il valore del titolo in borsa è quasi triplicato (+192%), passando da poco più di 7 euro agli attuali 22 euro. Da inizio 2024 la performance segna un guadagno del 48% circa.
In attesa dei risultati, i giudizi degli analisti sul titolo convergono sul “buy”, con 15 raccomandazioni d’acquisto a fronte di 3 “hold” e 1 solo “sell”. Il target price medio è pari a 26,3 euro, con un upside potenziale del 19% rispetto alle quotazioni attuali.