Notizie Notizie Italia Leonardo macina utili nel primo trimestre, ordini oltre attese

Leonardo macina utili nel primo trimestre, ordini oltre attese

8 Maggio 2025 17:04

Leonardo ha chiuso il primo trimestre del 2025 con risultati superiori alle attese del mercato. Il gruppo aerospaziale ha realizzato un utile netto del periodo di 115 milioni di euro, in aumento del 23,7% rispetto a un anno fa, e un margine operativo lordo (Ebita) di 211 milioni (+17,9%) su ricavi cresciuti del 14,9% a 4,2 miliardi. Migliorano anche gli indicatori finanziari: la posizione finanziaria netta è risalita a -580 milioni di euro, grazie a un minore assorbimento di cassa, mentre l’indebitamento netto consolidato è sceso a 2,125 miliardi, in calo del 27,5%.

Il titolo ha sfiorato i 49 euro, prima di stabilizzarsi nel pomeriggio dell’8 maggio a 48,4 euro (+1,23%).

Guidance confermata per il 2025

Ottime notizie quindi per l’azienda aerospaziale del Ceo Roberto Cingolani, il cui mandato scadrà proprio nel 2025. Il consensus degli analisti prevedeva per Leonardo ricavi pari a 3,9 miliardi di euro, un margine operativo lordo leggermente superiore ai 200 milioni e un utile netto attorno ai 100 milioni. I risultati effettivi del primo trimestre 2025 hanno invece superato le attese. Positivo anche l’andamento dell’indebitamento netto di Gruppo, che si è ridotto a 2,125 miliardi di euro, in miglioramento del 27,5% rispetto all’anno precedente e al di sotto della stima di consenso, che lo indicava a 2,38 miliardi. Dati che confermano la guidance 2025 e gli obiettivi di medio lungo periodo.

I nuovi ordini di Leonardo nel primo trimestre del 2025 hanno raggiunto i 6,9 miliardi di euro, segnando un aumento del 19,7% rispetto allo stesso periodo del 2024, che diventa +20,6% a perimetro costante. Un risultato superiore al miliardo rispetto alle previsioni degli analisti, portando il portafoglio ordini complessivo oltre i 46 miliardi.

La crescita è stata registrata in tutti i settori core dell’azienda, con performance particolarmente positive negli Elicotteri, nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e nei Velivoli. Notevole anche il rimbalzo delle Aerostrutture, che hanno visto un incremento degli ordini del 96,4%, favorito da una parziale ripresa della domanda nel comparto. Il rapporto fra ordini acquisiti e ricavi del periodo (book to bill) si attesta a circa 1,7, confermando un’elevata capacità commerciale.

Debito abbassato di 800 milioni

Dati che portano l’indebitamento netto di Gruppo ad abbassarsi sensibilmente, di circa 800 milioni rispetto a marzo 2024: ora la cifra complessiva si attesta a 2,125 miliardi di euro.

Il miglioramento è attribuibile al rafforzamento della generazione di cassa operativa e all’incasso, a gennaio 2025, della prima tranche da 287 milioni relativa alla vendita del business UAS, calcolata sulla componente fissa dell’Enterprise Value. Rispetto al dato del 31 dicembre 2024 (pari a 1,795 miliardi), l’indebitamento risulta invece in aumento, riflettendo l’andamento stagionale del Free Operating Cash Flow, al netto dell’impatto positivo derivante dalla cessione del business UAS.

Gli obiettivi di Leonardo per il 2025

“I risultati del primo trimestre e la revisione al rialzo sul rating, da parte di Standard&Poor’s e sull’outlook, da parte di Moody’s, sono un’ulteriore conferma dell’apprezzamento delle iniziative intraprese e delle prospettive – spiega Cingolani -. Nel corso del primo trimestre 2025 abbiamo siglato il Memorandum of Understanding con Baykar Technologies per lo sviluppo di tecnologie unmanned, volto a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nello scenario competitivo a livello internazionale, e finalizzata la costituzione con Rheinmetall della società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, per rendere operativa la formazione di un nuovo nucleo europeo per sviluppo e produzione di veicoli militari da combattimento in Europa”.

“Il gruppo di lavoro dedicato all’implementazione del Capacity Boost ha elaborato le linee guida di sviluppo del piano che saranno presentate entro l’estate”,  conclude Cingolani, che in occasione dell’aggiornamento del piano aveva fatto riferimento alla costituzione di un gruppo di lavoro per valutare come incrementare la capacità produttiva alla luce delle prospettive di forte incremento della domanda di prodotti per la difesa.