Notizie Indici e quotazioni Le banche mandano al tappeto Piazza Affari, Ftse Mib cede oltre il 3,5%

Le banche mandano al tappeto Piazza Affari, Ftse Mib cede oltre il 3,5%

4 Giugno 2010 15:51

Pioggia di vendite sulla Borsa di Milano. Ieri sembrava tornato un po’ di sereno, oggi è arrivata un’altra tempesta. E come al solito sono state le banche a trainare verso il basso il listino meneghino, con il Ftse Mib che ha ceduto il 3,79% a 18.734 punti e il Ftse All Share il 3,60% a quota 19.384. I timori sulla situazione delle finanze dell’Ungheria hanno riportato a galla le preoccupazioni mai sopite sui debiti sovrani dei Paesi più deboli dell’Eurozona.


Piazza Affari ha sostanzialmente retto fino a quando i deludenti dati sul mercato del lavoro statunitense hanno fatto scattare le vendite. A maggio, infatti, in America sono stati creati 431 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, una stima nettamente inferiore alle attese degli analisti che avevano previsto 536 mila nuovi occupati.


Questa mattina, inoltre, un report di Hsbc ha tagliato la raccomandazione sull’azionario europeo da neutral a underweight. I motivi, hanno spiegato gli analisti, riguardano l’elevata incertezza della salute del comparto bancario, la delicata situazione dei debiti sovrani e il futuro sempre in bilico della moneta unica.


A Milano, ancora una volta, i titoli delle banche hanno recitato la parte dei protagonisti in negativo. Unicredit ha lasciato sul parterre il 5,68% a 1,56 euro, Intesa SanPaolo il 6,10% a 1,99 euro, Monte dei Paschi il 4,66% a 0,84 euro, Banco Popolare il 5,09% a 4,15 euro, Popolare di Milano il 5,28% a 3,227 euro, Ubi Banca il 5,65% a 6,76 euro, Mediobanca il 3,69% a 5,88 euro. Sul fondo del listino sono finite anche Azimut (-5,24% a 6,68 euro), Generali (-4,29% a 14,29 euro) e Mediolanum (-4,58% a 3,227 euro).


Eni (-3,80% a 14,95 euro) ha pagato il giudizio di Fitch che ha rivisto al ribasso l’outlook del gruppo guidato da Paolo Scaroni da stabile a negativo, lasciando invariato il rating AA-. Finmeccanica (-2,47% a 8,68 euro) non ha beneficiato della commessa, vinta insieme ad Ansaldo Sts (-2,25% a 12,18 euro), da 70 milioni di euro con le Ferrovie dello Stato del Kazakhstan.


Si è salvata Stm (+0,46% a 6,60 euro, unico titolo positivo del Ftse Mib) in scia alla promozionie di Ubs. Nella nota diffusa oggi gli analisti della banca svizzera hanno rivisto al rialzo la raccomandazione sul colosso italo francese dei chip, portandola da sell a neutral, e hanno confermato la valutazione a 6,45 euro. “Sebbene molte delle preoccupazioni strutturali di lungo termine rimangano – ha precisato il broker – abbiamo rivisto la raccomandazione su Stm soprattutto perché è una dei maggiori beneficiari del recente movimento del mercato delle valute”.