Notizie Indici e quotazioni Rbs e Credit Agricole trascinano le banche, Intesa in luce a Piazza Affari

Rbs e Credit Agricole trascinano le banche, Intesa in luce a Piazza Affari

25 Febbraio 2010 11:37

Il settore bancario sostiene le piazze europee in una seduta iniziata in rosso dopo il calo di Tokyo (-0,95%). I nuovi timori per la situazione greca e il nuovo calo della fiducia dei consumatori francesi (peggiorata di tre punti a febbraio, decisamente sotto le attese) hanno così offuscato la chiusura positiva di Wall Street.


A livello settoriale, come detto, sono in luce le banche (+0,69%) trascinate al rialzo dai buoni dati di Allianz (+0,29%), Credit Agricole (+4,28%) e dalle inglesi Rbs (+6,1%) e Lloyds (+3,5%). La banque verte, in particolare, ha registrato nel 2009 un utile netto di competenza di 1,12 miliardi di euro, in progresso del 10% sul 2008, mentre i ricavi sono aumentati del 12,4% a 18 miliardi.


Royal Bank of Scotland, controllata per l’84% dal Tesoro britannico, ha chiuso il 2009 limitando la perdita a 3,6 miliardi di sterline, dopo il rosso record di 24,3 miliardi del 2008. Il numero uno Stephen Hester ha inoltre rinunciato al suo bonus annuale.


Il gruppo britannico ha inoltre segnato nel 2009 una perdita operativa di 6,2 miliardi di sterline, che pur in calo rispetto ai 6,9 miliardi di un anno fa, è una delle maggiori perdite operative registrate finora da una banca in Europa.


Le svalutazioni per deterioramento di valore sono quasi raddoppiate nell’esercizio a 13,9 miliardi da 7,4 miliardi nel 2008, ma sembrano avere ormai superato il momento peggiore, essendo diminuite del 5% nel quarto trimestre rispetto a quello precedente. La divisione Global Banking and Markets, come già nel primo semestre, si è confermata come uno dei rari punti di forza della banca, segnando un utile operativo di 5,7 miliardi, contro una perdita di 1,8 miliardi nel 2008.


Anche a Piazza Affari brilla il settore del credito con Intesa SanPaolo, migliore tra le blue chip, che avanza del 2,11%. Bene anche il Banco Popolare (+1,24%) e Mediobanca (+1,1%) all’indomani rispettivamente del collocamento del covered bond da 1 miliardo e dei conti semestrali. In controtendenza Unicredit che lascia sul parterre lo 0,58%.