Le banche centrali varano azioni coordinate, le Borse si impennano
Gli istituti centrali ripropongono le azioni concertate per arginare la crisi del credito inaugurate lo scorso dicembre e le Borse europee, Milano compresa, ringraziano. Dopo una mattinata senza fuochi d’artificio, il Mibtel guadagna ora il 2,01% a 24853 punti e l’S&P/Mib del 2,34% a 32556 punti. Rialzi superiori ai due punti percentuali anche per Ftse100, Dax e Cac40.
Nel dettaglio delle operazioni annunciate la Federal Reserve estenderà il suo programma di finanziamento rendendo disponibili fino a 200 miliardi di dollari in operazioni su un arco temporale di 28 giorni anziché sull’overnight. Nell’ambito delle operazioni la Fed sconterà titoli con collaterale rappresentato da mortgage backed securities e da titoli emessi dalle agenzie governative Fannie Mae e Freddie Mac, ma anche titoli originati dalla collateralizzazione di mutui emessi da società private caratterizzate da rating AAA. Le azioni avranno cadenza settimanale e partiranno dal 27 marzo.
E’ un atto che segue le azioni coordinate intraprese nel dicembre 2007 da parte delle banche centrali del G10, da allora costantemente in contatto per lavorare al contenimento delle pressioni sulla liquidità nel mercato del finanziamento. “In alcuni di questi mercati le pressioni sono recentemente aumentate – si legge però nel comunicato della Fed – e noi continuiamo a lavorare insieme e intraprenderemo i passi necessari”. Insomma l’azione annunciata oggi nasce dall’evidenza di un nuovo intensificarsi dei problemi.
Sempre nel contesto dell’interazione tra le banche centrali, il Fomc ha inoltre autorizzato l’incremento delle esistenti linee di currency swap con la Banca centrale europea e la Banca nazionale svizzera. Queste misure forniranno alle due banche centrali rispettivamente un massimo di 30 e 6 miliardi di dollari. La Bce potrà così fornire liquidità in dollari, a partire da un’operazione che prenderà il via con un’iniezione per un massimo di 15 miliardi programmata per il prossimo 25 marzo. In dicembre Bce e Fed erano intervenute coordinatamente con aste in dollari, le cosiddette temporary auction facilities.