Lavoro Usa, le stime sui nonfarm payrolls. Fed alla finestra dopo Adp e Pil

In una settimana ricca di dati macro, sia in Europa sia negli Usa, l’evento clou sarà il rapporto di venerdì sul mercato del lavoro statunitense. I nonfarm payrolls seguiranno i dati odierni sul Pil e il report ADP, oltre al core Pce di domani (focus anche sull’inflazione dell’eurozona). Ecco le previsioni degli analisti e le ultime indicazioni giunte dall’economia a stelle e strisce.
Indicazioni solide da occupazione ADP e Pil Usa
In giornata sono stati diffusi i numeri statunitensi sull’occupazione del settore privato e quelli sul prodotto interno lordo del terzo trimestre.
Report lavoro Adp sopra le attese a ottobre
Il report di Automatic Data Processing (ADP) ha evidenziato la creazione di 233 mila nuovi impieghi a ottobre, a fronte di 111 mila previsti.
Si tratta della maggiore accelerazione da oltre un anno, indice di una domanda di lavoratori sorprendentemente solida, malgrado due uragani e uno sciopero di migliaia di dipendenti Boeing. La rilevazione del mese di settembre è stata rivista al rialzo da 143 a 159 mila unità.
Pil a +2,8% nel 3Q sostenuto da consumi
Dalla prima stima sul Pil annualizzato del periodo luglio-settembre è emersa una crescita del 2,8%, un dato leggermente inferiore al 2,9% previsto e al 3,0% del secondo trimestre, ma comunque molto solida. A trainare l’economia statunitense sono stati soprattutto i consumi, in aumento del 3,7% rispetto al 3,3% delle stime e al 2,8% del periodo aprile-giugno.
ING prevede un Pil in crescita del 2,2% nel quarto trimestre, ma il raffreddamento atteso del mercato del lavoro suggerisce una moderazione all’1,5% nel corso del 2025.
Core Pce al 2,2% nel 3° trimestre
Nel terzo trimestre, il core Pce è aumentato del 2,2% rispetto ai tre mesi precedenti, quasi in linea con il target di inflazione della Fed (+2%), ma al di sopra del 2,1% stimato. Domani verrà pubblicato il dato puntuale di settembre, atteso in diminuzione al 2,6% su base annua (dal 2,7% di agosto).
In pubblicazione domani anche le richieste di sussidi di disoccupazione, mentre ieri il report Jolts sulle offerte di lavoro di settembre ha registrato il minimo da inizio 2021 (7,44 milioni).
Le stime su nonfarm payrolls, disoccupazione e salari
Le previsioni degli analisti indicano un incremento mensile delle buste paga nel settore non agricolo pari a 110 mila unità ad ottobre, in forte diminuzione rispetto ai 254 mila impieghi del mese precedente.
Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 4,1%, mentre i salari medi orari sono previsti in crescita dello 0,3% su base mensile (+0,4% a settembre) e del 4,0% su base annua (in linea con il mese precedente).
Dati lavoro Usa nel mirino della Fed
Secondo James Knightley, Chief International Economist US presso ING, i dati pubblicati oggi rafforzano la narrativa di un atterraggio morbido dell’economia statunitense, consentendo alla Fed di tagliare ulteriormente i tassi di interesse.
L’istituto di Washington si riunirà ancora due volte da qui alla fine del 2024: il 7 novembre e il 18 dicembre. I mercati scontano con certezza quasi assoluta (95%) una mossa da 25 bp nel primo appuntamento e al 70% un secondo intervento della stessa entità nell’ultimo meeting dell’anno.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’esperto di ING: “La prossima settimana ci aspettiamo un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, a cui si aggiungeranno altri 25 punti base a dicembre, man mano che la banca centrale avvicinerà la sua politica monetaria alla neutralità, nel tentativo di ottenere un atterraggio morbido”.
Focus dunque sui dati di questa settimana e sulle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre, che potrebbero modificare lo scenario.