Notizie Notizie Italia Lavoro: si arresta l’effetto Jobs Act, a maggio brusca frenata delle assunzioni a tempo indeterminato

Lavoro: si arresta l’effetto Jobs Act, a maggio brusca frenata delle assunzioni a tempo indeterminato

10 Luglio 2015 15:03
Battuta d’arresto per il trend di aumento delle assunzioni a tempo indeterminato. I dati diffusi oggi dal Ministero del lavoro e dall’Inps relativi al mese di maggio evidenziano un’improvvisa interruzione del trend di forte aumento delle assunzioni a tempo indeterminato che si era verificato nei primi 4 mesi dell’anno grazie alle decontribuzioni su assunzioni a tempo indeterminato partite a inizio anno e all’avvio a marzo del Jobs Act. 
Riscontri che confermano quanto evidenziato a fine giugno dai dati Istat con disoccupazione stabile al 12,4% e numero complessivo occupati in flessione di 63 mila unità. 
Saldo nullo tra attivazioni e cessazioni di contratti tempo indeterminato 
I dati rilasciati questa mattina dal Ministero del lavoro evidenziano come a maggio le attivazioni di nuovi contratti a tempo indeterminato si sono attestate a quota 179.643, in deciso aumento rispetto alle 133.885 del maggio 2014, ma pareggiate dal parallelo aumento delle cessazioni di contratti a tempo indeterminato (179.372). 
Evidenza sostanzialmente confermata anche dall’Osservatorio sul precariato redatto dall’Inps da cui emerge che a fine maggio le assunzioni tempo indeterminato risultano aumentate di 152.722 unità considerando i primi 5 mesi dell’anno, mentre a fine aprile il saldo risultava più corposo oltre la soglia delle 155mila unità. 
Considerando i primi 5 mesi dell’anno, la frenata di maggio comporta un rallentamento del ritmo di crescita rispetto all’analogo periodo del 2014.  Le assunzioni a tempo indeterminato che nei primi 5 mesi dell’anno hanno raggiunto quota 760.059, il 25,1% in più rispetto all’analogo periodo del 2014 mentre alla fine dei primi 4 mesi il ritmo di ascesa era di +31,4%. L’Osservatorio sul precariato evidenzia anche l’aumento dei contratti a termine (+51.270), mentre diminuiscono le assunzioni in apprendistato (-19.021). 
La variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.351.183 e  1.835.097, è di 516.086 nel periodo gennaio-maggio 2015; nello stesso periodo dell’anno precedente è invece stata di 233.702.
Sgravi contributivi incidono sul 59% delle nuove assunzioni 
Sul complesso delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del mese di maggio 2015, oltre il 59% fruisce dell’esonero contributivo  triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015.