Notizie Notizie Italia Laura Castelli conferma attacco a Bankitalia e Cdp. Scoppia il caso Giorgetti-Borghi sui minibot

Laura Castelli conferma attacco a Bankitalia e Cdp. Scoppia il caso Giorgetti-Borghi sui minibot

24 Giugno 2019 10:54

Nel teatrino della politica italiana, vanno in scena nel fine settimana diversi atti, che vedono protagonista l’intervista rilasciata da Laura Castelli a La Repubblica e la critica che il sottogretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, leghista, ha rivolto al suo collega del Carroccio, Claudio Borghi, snobbando e ridicolizzando l’idea dei minibot. Le parole che Giorgetti ha usato per liquidare l’ipotesi del suo amico leghista – ipotesi che da mesi ha fatto il giro del mondo e che sta preoccupando non pochi investitori – sono state anche piuttosto pesanti, e hanno fatto subito il giro dei social.

C’è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili? Se i mini-Bot si potessero fare, li farebbero tutti”, ha detto Giorgetti, potenziale candidato dal governo per la carica di commissario Ue, ieri in Svizzera per le Olimpiadi invernali.

Borghi ha ribattuto subito con un’intervista rilasciata a La Repubblica, minimizzando l’accaduto “Ma scherzava!”.

“Ma si figuri, era una battuta scherzosa, cosa mai c’è da commentare“. “È soltanto una battuta, mi creda”, ha insistito. Tanto da dire di aver avuto conferma di ciò dallo stesso Giorgetti. Alla domanda se scherzasse, Borghi ha infatti confermato:

“Sì, mi ha detto che scherzava, anche lui è basito di come sono state interpretate» (Ma il quotidiano fa notare un dettaglio di non poco conto, ovvero che, a Radio Capital, l’economista dirà successivamente di non avere sentito Giorgetti).

Tra l’altro, quasi a giustificarlo, Borghi ha spiegato che il suo collega leghista “è a Losanna, lì si decidono le sorti delle Olimpiadi, un appuntamento importantissimo, e gli rompono le balle con 50 domande sui minibot… gli avranno chiesto “puntate minibot sulla vittoria contro la Svezia?”, e lui avrà fatto una battuta per toglierseli di torno. È anche normale. Poi Giorgetti scherza sempre».

Per convincere il giornalista, l’economista ha riportato anche un esempio: “”Mi ricorda di quella volta che feci delle dichiarazioni a Radio anch’io e che la Reuters rilanciò come un’uscita dall’euro. Uguale».

E all’osservazione del giornalista, che ha fatto fa notare come Borghi continui ad apparire spesso “sulla stampa tedesca, come il politico italiano che minaccia l’euro, la risposta è quasi orgogliosa: “Beh, di questo sono contento. Non è mai facile mettere in difficoltà i tedeschi».

Infine, all’ulteriore rilevazione: “la raffigurano addirittura come l’anti Draghi, Borghi gonfia ancora di più il petto: “Vuol dire che la mia è una buona idea”.

Ma nelle ultime ore sui social non si è parlato solo del caso Borghi-Giorgetti. Protagonista è stata anche l’intervista che il viceministro dell’economia Laura Castelli ha rilasciato a La Repubblica e in cui, quasi candidamente, ha affermato che la scelta di attingere risorse alla Cassa depositi e prestiti e alle riserve di Bankitalia sarebbe legittima.

“Non rubiamo niente a nessuno. Sono dividendi dello Stato e noi siamo azionisti. Quanto alla Banca d’Italia, diciamo da sempre che quei soldi devono essere messi a disposizione: se gli altri non lo facevano per lasciarli non so a quali scopi, sbagliavano”.

Castelli ha parlato del ddl per la riforma di Bankitalia shock che è stata presentata dalla Lega. Un decreto, afferma, che “modifica molto quel che c’è oggi. Credo che il Parlamento arriverà a una versione più equilibrata”.