Notizie Notizie Mondo L’aria condizionata è un disastro per l’ambiente, Bill Gates non ci sta e investe in una startup per condizionatori green

L’aria condizionata è un disastro per l’ambiente, Bill Gates non ci sta e investe in una startup per condizionatori green

29 Luglio 2022 18:18

L’aria condizionata, che nelle ultime settimane è la nostra alleata di fiducia per sconfiggere l’afa e il caldo record, in realtà è decisamente dannosa per l’ambiente. Lo sa bene Bill Gates, il fondatore di Microsoft e famoso filantropo che ha deciso di investire,che  tramite il fondo di investimento, Breakthrough Energy Ventures, ha investito nella startup di condizionamento dell’aria, Blue Frontier.

La peculiarità del condizionatore d’aria di Blue Frontier è che utilizza una soluzione salina come essiccante liquido per svolgere il lavoro di raffreddamento e deumidificazione svolto dai refrigeranti nei condizionatori d’aria tradizionali. I refrigeranti sono dannosi per l’ambiente e inoltre la soluzione salina può essere un accumulatore di energia, in grado di compensare i picchi di domanda energetica nei giorni più caldi dell’estate.

L’aria condizionata ha il potenziale per mantenere le persone fresche mentre il cambiamento climatico continua a rendere il pianeta più caldo. Allo stesso tempo, la tecnologia convenzionale di condizionamento dell’aria consuma molta energia, il che significa che sta contribuendo al cambiamento climatico e avrà un effetto maggiore man mano che un numero sempre maggiore di persone avrà bisogno di condizionatori d’aria per stare bene o addirittura per sopravvivere. Una sorta di circolo vizioso, perchè più il cambiamento climatico va avanti più il caldo alimenta la domanda di AC.

L’impatto dell’AC a livello di climate change

Attualmente, l’aria condizionata è responsabile di quasi il 4% delle emissioni globali di gas serra, secondo un’analisi degli scienziati del National Renewable Energy Laboratory del Dipartimento dell’Energia e del Palo Alto Research Center di Xerox pubblicata a marzo. Secondo una dichiarazione congiunta del NREL e dello Xerox PARC, tali emissioni sono destinate a peggiorare con l’aumento del numero di persone che installano condizionatori d’aria, soprattutto in India, Cina e Indonesia. “È una cosa buona e una cattiva”, ha dichiarato Jason Woods, ingegnere ricercatore senior del NREL e co-autore del nuovo studio. “È positivo che un maggior numero di persone possa beneficiare di un miglior comfort, ma significa anche che viene utilizzata molta più energia e che aumentano le emissioni di carbonio”.

La tecnologia convenzionale dei condizionatori d’aria utilizza un ciclo a compressione di vapore per raffreddare l’aria. In questo sistema, il refrigerante viene utilizzato per raffreddare l’aria.

I clorofluorocarburi e gli idroclorofluorocarburi facevano parte dei refrigeranti più comuni nei condizionatori d’aria, ma queste sostanze chimiche riducono lo strato di ozono e sono in fase di eliminazione. Esistono una ventina di alternative che non danneggiano lo strato di ozono, ma hanno comunque un elevato potenziale di riscaldamento globale. Inoltre, molta energia di un condizionatore d’aria convenzionale viene utilizzata per raffreddare eccessivamente l’aria al fine di renderla meno umida e più confortevole.

Dei 1.950 milioni di tonnellate di anidride carbonica rilasciati ogni anno dall’energia utilizzata per alimentare l’aria condizionata, 531 milioni di tonnellate servono a raffreddare l’aria e 599 milioni di tonnellate a rimuovere l’umidità, secondo la ricerca del NREL e dello Xerox PARC. Altri 820 milioni di tonnellate derivano dalle perdite di refrigeranti e dai gas serra emessi durante la produzione e il trasporto dei condizionatori.

La startup Blue Frontier sta lavorando su una tecnologia che renderà l’aria condizionata più efficiente con meno sottoprodotti ambientali nocivi.