Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Lagarde: dazi sono shock negativo alla domanda, incideranno sulla crescita. Impatto su inflazione si vedrà col tempo

Lagarde: dazi sono shock negativo alla domanda, incideranno sulla crescita. Impatto su inflazione si vedrà col tempo

17 Aprile 2025 16:30

Nella conferenza stampa a seguito della decisione presa dalla Banca centrale europea (Bce) di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, Madame Lagarde ha toccato i punti principali dell’attuale congiuntura internazionale, dalla crescita, alla rafforzamento dell’euro, all’inflazione, alle “guerre” dei dazi, e ha fatto appello ai “decision makers” di paesi e istituzioni europee affinché colgano quest’occasione per sviluppare ambiziosi piani di riforma.

La decisione sul taglio ai tassi d’interesse è stata presa all’unanimità, ha detto Lagarde.

“Si sono discusse diverse opzioni, ma non c’è stato nessuno, per esempio, favorevole ad un taglio di 50 punti base, quindi 25 punti base è stato decisamente un taglio su cui ci siamo trovati tutti d’accordo.” Ha però aggiunto che “c’è stato un certo numero di governatori che qualche settimana fa sarebbe stato a favore di non operare un taglio”.

La presidente dell’istituto centrale europeo ha ripreso anche i contenuti del comunicato diffuso insieme alla decisione sui tassi, ricordando come l’outlook economico sia “offuscato da una straordinaria incertezza”, individuandone le cause: “perturbazioni del commercio internazionale, tensioni nei mercati finanziari e incertezza geopolitica“, che spingono sia imprese che consumatori alla cautela.

Il tentativo di riallineamento del commercio internazionale operato dall’amministrazione Trump con un’imprevedibile e caotica strategia di dazi ha aggiunto incertezza. “I rischi di peggioramento della crescita economica sono aumentati. L’escalation delle tensioni nel commercio globale e le correlate incertezze probabilmente ridurranno la crescita dell’eurozona affievolendo le esportazioni, e potrebbero anche far calare gli investimenti e i consumi”.

Eventuali “reazioni negative dei mercati finanziari”, ha detto Lagarde, “potrebbero pesare sulla domanda interna e di conseguenza abbassare anche l’inflazione”. La presidente ha citato infine il cambiamento climatico, e la possibilità che “eventi climatici estremi” possano far salire i prezzi del cibo più del previsto.

Sui dazi: è il momento di affidarsi ai dati e alle analisi il più possibile

Durante la sessione di Q&A, Lagarde si è espressa chiaramente sulla strategia di dazi scatenata dall’amministrazione Trump: “Sappiamo che è uno shock negativo alla domanda. Posso prevedere cha avrà un impatto sulla crescita. L’impatto netto sull’inflazione sarà chiaro nel corso del tempo.”

Sulle risposte possibili da parte delle autorità europee, Lagarde ha ricordato “la più ovvia”, ossia quella già avanzata dalla Commissione di portare a zero i dazi tra Europa e Stati Uniti. In ogni caso la presidente ha ribadito che nel prendere decisioni è il momento di essere “data-dependent” e che “non esiste un momento migliore per affidarsi ad analisi forti e robuste”.

Sulle conseguenze dei dazi, Lagarde ha detto che “saranno differenti a seconda della parte del mondo in cui ci si trova e questo giustifica il fatto che le decisioni di politica monetaria non siano le stesse in tutto il mondo.”

Il tasso di interesse neutrale “appartiene ad un mondo privo di shock”

Parlando del tasso di interesse neutrale, la Presidente ha detto che “è un concetto che funziona per un mondo in assenza di shock. Se c’è qualcuno in questa stanza che pensa ci troviamo in uno mondo privo di shock, gli chiederei di alzare la mano o forse di farsi dare una guardata”.

La Bce deve quindi prendere atto di questa nuova realtà, ed “essere attenta a tutti gli sviluppi e in particolare lo sviluppo di questi nuovi shock, ed essere in grado di prendere le necessarie decisioni.”

In risposta all’incertezza Lagarde ha detto di “non potere dire se abbiamo raggiunto il culmine dell’incertezza. Ci sono negoziati in corso.” Tuttavia, ha aggiunto, “dobbiamo essere pronti per ciò che è imprevedibile. Ci incontriamo ogni sei settimane, ci possono essere tantissimi cambiamenti nelle prossime settimane.”

Solidarietà a Jerome Powell, nel mirino di Trump: “indipendenza banche centrali è fondamentale”

Lagarde ha avuto anche parole di encomio per il suo collega Jerome Powell, alla guida della Fed, che è da tempo nel mirino di Trump, che lo considera “troppo lento” nel tagliare i tassi di interesse per sostenere l’economia americana. In questa fase delicata, Trump ha intensificato i suoi attacchi a Powell via social.

“Ho molto rispetto per il mio stimato collega e amico Jay Powell. Abbiamo un rapporto stabile e solido tra banchieri centrali e penso che questa relazione sia decisiva per avere una solida infrastruttura finanziaria”, aggiungendo che “per noi l’indipendenza delle banche centrali è fondamentale.”

Appello alle istituzioni europee: Competitiveness Compass, unione bancaria ed euro digitale

Infine, senza che le sue parole scaturissero da una domanda, Lagarde ha terminato l’incontro facendo un appello a tutti i “decision makers” europei, per velocizzare gli sforzi di cambiamento strutturale per l’Unione, che secondo lei ruotano attorno a tre punti fondamentali: il Competiveness Compass (basato sul rapporto Draghi), l’unione bancaria e l‘euro digitale. “Questo è un momento per l’Europa di focalizzarsi su quali opportunità e cambiamenti possono avvenire.”