Notizie Notizie Italia Kpmg, sempre più italiani scelgono la banca on line

Kpmg, sempre più italiani scelgono la banca on line

27 Luglio 2007 10:41

Sportelli bancari tradizionali addio, o quasi. Per l’estratto conto, i bonifici e i pagamenti una valida alternativa che sempre più italiani scelgono è rappresentata dalle banche on line che permettono di svolgere tutte le operazioni bancarie comodamente seduti davanti al proprio pc di casa o in ufficio. Una tendenza che si sta diffondendo rapidamente e che è stata confermata dal consueto rapporto semestrale sull’evoluzione dell’e-Finance nel Bel Paese condotto da Kpmg, giunto alla 14esima edizione.


E i numeri parlano chiaro. Sono più di 10 milioni i conti on line, circa 3,4 quelli effettivamente usati nel secondo semestre del 2006. Nonostante molti dei conti sottoscritti siano in pratica inattivi, è in aumento il numero di coloro che cominciano ad avere almeno un primo approccio con il mondo dell’e-Banking (circa 300 mila persone hanno sperimentato questi servizi per la prima volta).


Per quanto riguarda il numero di operazioni bancarie effettuate in Rete hanno toccato quota 44 milioni, con un incremento pari al 13% circa 24 milioni di operazioni rispetto al periodo precedente. In dettaglio, le operazioni più gettonate sono i bonifici e i pagamenti, ricariche telefoniche e carte pre-pagate ma anche i pagamenti di tasse e imposte. Il resto dell’operatività – come si legge nella nota diramata da Kpmg – fa riferimento all’attività di trading on line, che con circa 20 milioni di eseguiti corrisponde ormai oltre il  26% dell’intera attività di intermediazione di Borsa Italiana.


In un’ottica di lungo termine e considerando la fase di fusioni e acquisizioni che ha caratterizzato il mercato bancario nell’ultimo anno,  Anna Ponziani, responsabile ufficio studi Kpmg e curatrice del rapporto ha commentato: “In una fase caratterizzata da operazioni di concentrazione e d’internazionalizzazione del sistema bancario italiano sarà interessante capire quali leve saranno utilizzate dalle banche per aumentare la penetrazione della finanza on line nel nostro Paese, nella consapevolezza che questo canale permette di ridurre sensibilmente la loro struttura di costo.


Un freno rimane, però.  È il fattore sicurezza che non sempre fa dormire sonni tranquilli agli italiani e che rimane l’ostacolo numero uno per la completa diffusione della finanza on line nel nostro Paese.
Un altro elemento analizzato nel rapporto di Kpmg è il costo medio di un canone annuo on line in Italia rispetto agli altri Paesi europei. Quello che è emerso è che malgrado nell’ultimo biennio il costo si sia ridotto a 31 euro rispetto ai precedenti 42 euro, il costo medio di un conto on line nello Stivale rimane comunque più elevato rispetto a Paesi, come la Spagna (21 euro circa), Francia (20 euro) e Regno Unito e Olanda, dove il servizio è gratuito.