Draghi richiama all’ordine sui prodotti derivati

Una chiamata di correo generalizzata, nei confronti delle principali case d’investimento internazionali operanti in Italia, sarebbe partita dalla Banca d’Italia, di concerto con la Consob, preoccupate dei possibili rischi che il sistema del credito potrebbe affrontare se una situazione come quella creatasi in Banca Italease dovesse ripetersi.
Secondo la stampa internazionale le principali Autorità italiane in materia finanziaria starebbero richiamando una serie di istituzioni operanti a livello internazionale a una maggiore attenzione sia su ciò che viene venduto agli investitori, sia su una maggiore chiarezza sui rischi che l’investitore si assume nel momento in cui compra prodotti derivati complessi. E i termini dell’invito sarebbero piuttosto perentori, puntando a indicare come in futuro, tali istitutzioni, potrebbero essere “additate e svergognate” in mancanza di provvedimenti visibili per assicurare ai propri clienti la massima comprensione di ciò che stanno acquistando.
Tutto ciò che in parole povere è mancato nel caso di Banca Italease che ha visto la propria esposizione in derivati crescere dai 225 milioni di euro di fine 2006 ai 730 milioni dell’ultima rilevazione. Ai clienti della banca coinvolti nella crisi erano stati offerti finanziamenti a tasso fisso con copertura delle eventuali variazioni del tasso Euribor costituite da contratti di interest swap stipulati con principali istituzioni bancarie italiane e internazionali. Le rate di pagamento dei clienti avrebbero potuto avere degli sconti se il tasso Euribor fosse rimasto al di sotto di una certa soglia, situazione che però non si è verificata a causa dell’aumento dei tassi di interesse. Ciò ha provocato la fuoriuscita del tasso Euribor dal range di oscillazione previsto, con la conseguenza che i clienti sottoscrittori di tali formule hanno visto accelerare i pagamenti dovuti senza riuscire a farvi fronte e lasciando Italease esposta per le suddette cifre nei confronti delle banche d’affari internazionali.
Le Autorità finanziarie del Belpaese hanno quindi deciso di agire con un’opera di “moral suasion” e ricercando anche l’appoggio di altre Autorità in altri Paesi dopo essere duramente intervenute nei confronti di Banca Italease, accusata di aver fornito una presentazione non veritiera dei prodotti venduti sia ai clienti che alle Autorità di regolamentazione stesse. Ciò ha portato alla decisione di azzerare il cda della banca che oggi potrebbe tenere l’ultima sua riunione. Al centro della discussione i conti semestrali del gruppo e la ricognizione sul buco derivati ma si potrebbe parlare anche del rinnovo del board societario e dell’aumento di capitale che dovrebbe arrivare a 700 milioni di euro.