Notizie Notizie Mondo Kering a picco, mercati dubbiosi su nomina Demna in Gucci

Kering a picco, mercati dubbiosi su nomina Demna in Gucci

14 Marzo 2025 15:41

Giornata nera per Kering, colosso della moda quotato alla borsa di Parigi. Il titolo affonda (-12% a 218 euro) dopo la nomina di Demna Gvasalia come nuovo direttore creativo di Gucci, uno dei principali marchi di proprietà del gruppo francese. La scelta ha sorpreso il mercato, che si aspettava un designer esterno di alto profilo per rilanciare il marchio. La decisione, invece, è ricaduta su un nome interno, quello dell’ex designer di Balenciaga, già al centro di critiche in passato per alcuni suoi lavori.

Chi è Demna, il nuovo direttore artistico di Gucci

Il georgiano Demna Gvasalia (noto semplicemente come Demna), noto per il suo approccio sperimentale e provocatorio, è entrato in Balenciaga nel 2015, trasformandolo in uno dei marchi più influenti della moda contemporanea.

Le sue creazioni, tra cui le sneakers Triple S e i capi dall’estetica oversize, hanno ridefinito il concetto di lusso, attirando una clientela giovane e attenta alle tendenze streetwear.

Tuttavia, il suo stile controverso ha anche sollevato critiche, soprattutto dopo una campagna pubblicitaria di Balenciaga accusata di cattivo gusto, per la quale il designer si è pubblicamente scusato.

Mercato scettico sul nuovo designer

Analisti e investitori non hanno accolto positivamente la nomina. Il principale timore è che Demna, pur avendo avuto successo in Balenciaga, possa non essere la scelta giusta per Gucci, che necessita di un riposizionamento per riconquistare la sua clientela tradizionale.

“Temiamo che questa nomina non sia sufficiente a mandare i giusti segnali a consumatori e investitori”, scrivono gli esperti di RBC Capital Markets. “Il mercato si aspettava un candidato esterno di peso, capace di guidare e influenzare il marchio con una prospettiva fresca e nuove idee per rilanciare Gucci”. Fra i nomi papabili, prima della nomina, spiccavano quelli di alcuni stilisti di fama internazionale come Hedi Slimane, Kim Jones e John Galliano.

JPMorgan parla di “scelta controversa”, CIC Market Solutions di “scelta rischiosa”, pur apprezzandone l’approccio audace. Dubbi anche sulle tempistiche della sostituzione, dato che il nuovo designer entrerà in carica solo a luglio. Jefferies e Bloomberg Intelligence non si aspettano un impatto immediato nelle sfilate di settembre e guardano già al 2026.

Kering sconta il rallentamento di Gucci

La nomina arriva in una fase complicata per Kering, penalizzata dalle difficoltà di Gucci. Il marchio, che rappresenta quasi due terzi dei profitti del gruppo, ha registrato un calo delle vendite del 24% nell’ultimo trimestre, deludendo le stime degli analisti.

Gucci ha faticato a mantenere il proprio appeal dopo l’uscita di Alessandro Michele, il cui stile eclettico aveva trainato le vendite per anni. Le creazioni di Sabato De Sarno, il cui addio è stato annunciato il mese scorso dopo solo due anni alla guida creativa di Gucci, non hanno invece convinto i consumatori. Ora toccherà a Demna provare a risollevare il marchio italiano.

Nel frattempo, il Ceo di Kering, François-Henri Pinault, ha ridimensionato le aspettative su una ripresa a breve termine, affermando di non prevedere un miglioramento della domanda in Cina per quest’anno.

Il titolo della società francese ha quasi dimezzato il proprio valore nell’ultimo anno e vale poco più di un quarto rispetto ai massimi storici di agosto 2021 in prossimità degli 800 euro.

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