Juventus (-2%) sotto pressione dopo la richiesta della procura (-11 punti)
Il titolo Juventus (-2%) sotto pressione in borsa in seguito alla richiesta del procuratore della Figc, che ha chiesto 11 punti di penalizzazione e 8 mesi di inibizione per i dirigenti tesserati per la vicenda relativa alle plusvalenze. Gli investitori alleggeriscono le posizioni in attesa di conoscere i verdetti della giustizia sportiva, che potrebbero penalizzare la squadra in classifica mettendo a rischio la partecipazione alla prossima Champions League e i ricavi relativi alla competizione. Probabile verdetto in serata.
Juventus, la richiesta della procura
Proprio oggi è uscita la notizia che il procuratore della Figc, Giuseppe Chinè, ha chiesto 11 punti di penalizzazione alla Juventus e 8 mesi di inibizione per i dirigenti tesserati nel processo sul caso plusvalenze. La richiesta è stata rivolta alla Corte federale d’appello della Federcalcio all’udienza di rivalutazione della sentenza di secondo grado, come indicato dal Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni.
Ricordiamo intanto che in secondo grado, la Juventus era stata penalizzata di 15 punti a fronte di 9 punti richiesti da Chinè. Resta anche la vicenda legata agli accordi stipulati con i giocatori sugli stipendi nel periodo del Covid, per cui ai dirigenti della Juventus è contestata la mancata lealtà in base all’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva.
La reazione del titolo
Il titolo sotto pressione a Piazza Affari in seguito alle richieste della Figc. Attualmente il titolo cede il 2% a quota 0,28 centesimi per azione, registrando così una delle peggiori prestazione dell’intero listino. In ogni caso il titolo rimane sopra il valore del minimo recente toccato il 12 luglio 2022 a 0,24 centesimi per azione.