Notizie Analisi tecnica JPMorgan, Wells Fargo, Morgan Stanley: trimestrali Usa in arrivo, le preview

JPMorgan, Wells Fargo, Morgan Stanley: trimestrali Usa in arrivo, le preview

9 Aprile 2025 14:45

I conti delle grandi banche americane stanno per tornare sotto i riflettori. Il calendario delle big di Wall Street prevede per venerdì 11 aprile sarà il momento dei numeri di JPMorgan, Wells Fargo e Morgan Stanley, con gli investitori che monitorano con attenzione le indicazioni sui primi tre mesi del 2025, in un contesto che inizia a farsi sempre più instabile. Dopo un avvio d’anno positivo per i titoli finanziari, la stangata arrivata a seguito dell’introduzione del nuovo ciclo di dazi imposti dall’amministrazione Trump e i timori di una recessione hanno riacceso la volatilità sui mercati.

Di seguito le attese del consensus per i risultati del primo trimestre e l’analisi grafica dei titoli quotati al NYSE dopo le recenti correzioni.

JPMorgan: previsioni in crescita, focus sul margine di interesse

Per JPMorgan & Chase, il consensus Bloomberg prevede per il primo trimestre del 2025 un utile per azione (Eps) pari a $ 4,651, sostanzialmente in linea con i $ 4,63 registrati nello stesso trimestre dello scorso anno, ma in lieve calo rispetto ai $ 4,81 del Q4 2024. I ricavi sono stimati in $ 44,394 miliardi, in netta crescita rispetto ai $ 42,5 miliardi del Q1 2024 e ai $ 43,74 miliardi del Q4 2024.

A fare la differenza potrebbero essere ancora una volta i “ricavi da interesse”, i quali hanno sostenuto la redditività degli istituti statunitensi nel 2023, anche se il loro apice potrebbe essere stato raggiunto. Attenzione anche al comparto investment banking e ai ricavi da trading, settori che potrebbero risentire di una minore attività nelle prime settimane dell’anno.

Outlook grafico del titolo JPMorgan

A livello tecnico, JPMorgan prosegue nel tentativo di recupero dopo il grosso scivolone che ha scosso i mercati di tutto il mondo e che è costato un -27,6% dai massimi storici di febbraio. Performance negativa in linea con un 2025 caratterizzato dal segno meno ed un risultato che ad oggi dice -11% circa.

Grafico del titolo quotato al NYSE che presenta una serie di spunti interessanti e che senza senno di poi preannunciavano un deterioramento del trend positivo culminato con la definizione dei massimi assoluti del 19 febbraio. La correzione a cui abbiamo assistito è stata molto importante ed il recupero in atto potrebbe tradursi in un movimento necessario e fisiologico, ma non è detto che, una volta calmata la situazione, la tendenza non possa continuare ad essere ribassista. Il prezzo presenta infatti un importante pattern di inversione sviluppatosi sui massimi, un testa e spalle. La configurazione di questa figura è avvenuta quasi da “manuale”, con una dinamica dei volumi di negoziazione in diminuzione salvo un forte aumento al momento del breakout della neckline (in rosso).

Il grafico dell’RSI a 14 periodi è invece ricco di segnali ribassisti sin da febbraio, con la registrazione di una divergenza (in rosso) tra l’oscillatore e la serie storica dei prezzi. Inoltre, anticipatamente rispetto alla rottura della trendline di medio periodo (in blu), l’RSI ha rotto in rapida successione anche i due supporti statici (in viola) e quello dinamico (in verde).

Scenario che rimane quindi altamente volatile e da monitorare con attenzione, dando peso agli sviluppi di questo rimbalzo che troverebbe significatività, almeno per il momento, nella divergenza anche in questo caso con i minimi crescenti dell’RSI. Una conferma decisa sopra la neckline invaliderebbe quindi il pattern e gli eventuali target di prezzo su livelli inferiori.

Wells Fargo: stime in lieve rialzo, ma pesa il confronto con il trimestre precedente

Per Wells Fargo, gli analisti interpellati da Bloomberg si aspettano un EPS a $ 1,23, leggermente sopra gli $ 1,20 dello stesso periodo del 2024, ma in calo rispetto agli $ 1,42 del Q4 2024. I ricavi sono attesi a $ 20,74 miliardi, in leggera flessione rispetto ai $ 20,86 miliardi del Q1 2024, ma in crescita rispetto ai $ 20,38 miliardi del trimestre precedente.

La banca resta esposta alle dinamiche del credito al consumo e del real estate, due segmenti soggetti ad elevata volatilità nell’ultimo periodo. Il mercato sarà attento ad eventuali indicazioni sul fronte dei crediti deteriorati ed alla qualità dell’attivo, dopo un periodo di tassi elevati che ha messo sotto pressione famiglie e PMI. Eventuali peggioramenti nello scenario macroeconomico e nel commercio internazionale potrebbero pesare sul risultato dei prossimi trimestri.

Outlook grafico del titolo Wells Fargo

Wells Fargo alla prova della trimestrale in un contesto delicato sulla falsa riga di quanto visto in precedenza. Titolo che da inizio anno presenta una fase correttiva lasciando oltre il -7% nonostante il recente rimbalzo a seguito dello shock-dazi.

Grafico che presenta un contesto molto simile allo scenario proposto per JPMorgan, a certificare una correlazione positiva di settore. Si evidenzia infatti la configurazione di un pattern grafico analogo, con un testa e spalle in questo caso ancor più significativo. Per Wells Fargo il re-test della neckline (in rosso) al momento è stato rigettato senza riuscire nemmeno ad oltrepassare la resistenza, il che potrebbe aprire ad uno scenario verso livelli inferiori.

Anche in questo caso la dinamica dei volumi segue molto bene lo sviluppo della figura tecnica. Inoltre, il grafico dell’RSI a 14 periodi appare distante dai livelli di resistenza, sia dinamica che statica, a certificare un momento ancora molto incerto. In questo caso, pertanto, servirà uno sforzo maggiore per invalidare il testa spalle, il quale, se confermato, proietterebbe il prezzo verso aree di minimo relativo a sei mesi.

Morgan Stanley: crescita attesa a doppia cifra per i ricavi, occhi puntati su wealth management

Tra i tre colossi finanziari, Morgan Stanley è quello per cui si prevede il maggiore miglioramento su base annua. Il consensus indica ricavi per $ 16,539 miliardi, in crescita del +9,52% rispetto ai $ 15,1 miliardi registrati nel Q1 2024, e superiori anche ai $ 16,22 miliardi del Q4 2024. L’EPS atteso è pari a $ 2,207, in accelerazione rispetto ai $ 2,02 dollari del Q1 2024, ma in leggero calo rispetto ai $ 2,22 del Q4 2024.

L’attenzione sarà concentrata sul business del wealth management, sempre più centrale nella strategia di Morgan Stanley, e su eventuali segnali di recupero nel segmento dell’investment banking, che potrebbe aver beneficiato di una ripresa dell’attività M&A e IPO.

Outlook grafico del titolo Morgan Stanley

Contesto differente per Morgan Stanley nella forma ma non nella sostanza. Anche per la banca d’affari Usa il titolo ha perso terreno dopo aver registrato nuovi massimi storici sul livello di $ 142,03 e riportando ad oggi una performance del -20,7% circa da inizio 2025.

Grafico molto simile ai due visti in precedenza, ma con alcune peculiarità. In primo luogo, la correzione in corso sembra trovare un sostegno sulla trendline (in blu) di medio periodo, il cui test di rottura ribassista è stato prontamente rigettato dopo il rimbalzo sul supporto statico (in nero) in area $ 95,57. A differenza degli altri grafici, inoltre, il pattern configuratosi sembra avere delle caratteristiche associabili alla figura “orecchiette di lupo“. Anche in questo caso il prezzo ha raggiunto l’area target ribassista ed eventuali peggioramenti del contesto macroeconomico potrebbero affossare ulteriormente il titolo.

Ad ogni modo, si evidenzia una divergenza (in rosso) sul grafico dell’RSI a 14 periodi rispetto alla serie storica di prezzo. Questo segnale denota quindi una certa forza del supporto testato, ma non è ancora sufficiente per definire un’inversione rialzista. Per quest’ultimo step si suggerisce di attendere almeno la rottura della resistenza statica (in viola) e mettere di nuovo nel mirino la neckline del pattern.