Notizie Trading e Mercati Mercati ancora in calo, in rosso Piazza Affari. Suona campanello d’allarme Treasury

Mercati ancora in calo, in rosso Piazza Affari. Suona campanello d’allarme Treasury

9 Aprile 2025 10:14

L’entrata in vigore dell’ultima tornata di dazi Usa, tra cui un’imposta cumulativa del 104% sulle importazioni cinesi, abbatte nuovamente i mercati, e Piazza Affari in particolare. La Borsa tricolore ha aperto in calo del 3%  con tutti i titoli in territorio negativo, per poi attestarsi a -1,5%.

In tutto questo, rappresenta un ulteriore campanello d’allarme il rendimento dei titoli del Tesoro Usa a 10 anni, il punto di riferimento mondiale come porto sicuro: il rendimento a 10 anni ha superato il 4,5%; quello a 30 anni ha raggiunto il 5%. I segnali d’allarme sono iniziati a lampeggiare già da qualche giorno, con gli spread tra i rendimenti dei titoli del Tesoro e i tassi swap sul mercato interbancario crollati sotto il peso delle vendite di obbligazioni.

I peggiori a Milano

A perdere terreno a Piazza Affari sono tutti i titoli ma, in particolare, Stmicroelectronics, che cede il 5,54% in avvio affossata dai dazi (che pesano sui chip) e dalle notizie sul duro scontro tra Italia e Francia sulla governance. Male anche l’automotive con Stellantis che dopo i dati sulla produzione italiana a picco  apre a -4,65% e ora viaggia in calo di 1 punto e mezzo. Avvio non incoraggiante anche per Saipem ed Eni, entrambe in calo di oltre il 4%.

Il Treasury preoccupa

Ad allarmare i mercati sono i titoli del Tesoro Usa che hanno esteso le perdite a dimostrazione del fatto che gli investitori stanno svendendo anche i loro asset più sicuri, mentre la crisi del mercato globale scatenata dai dazi statunitensi prende una piega inquietante, con vendite forzate e una corsa alla sicurezza del denaro contante.  Prosegue infatti il calo dei bond governativi Usa a lungo termine. Secondo Mps Capital Services, “il rendimento del treasury trentennale stamattina ha toccato il 5%, mettendo a segno un aumento di circa 30 pb da inizio settimana. Allo stesso tempo aumenta l’irripidimento della curva, con il 2-10 che ha toccato i 60 pb. I titoli di Stato Usa, solitamente considerati asset sicuri in periodi di turbolenza, sembrano perdere questo status. In tale contesto acquistano sempre più importanza le aste ed in particolare quella sul 10 e 30 anni di oggi e domani, dopo la deludente asta sul tre anni di ieri. Il rialzo dei rendimenti Usa stamattina sta facendo da traino a quelli dell’Eurozona sebbene con movimenti più contenuti”.

Uno scenario che preoccupa:”Questo livello di volatilità è paragonabile a quello della crisi finanziaria globale e del Covid”, ha affermato Mark Elworthy, responsabile del trading di reddito fisso, valute e materie prime di Bank of America in Australia. “Ci si aspetterebbe una risposta da parte delle banche centrali nel breve termine se i mercati continueranno a comportarsi come nelle ultime 12-24 ore”.

Le prospettive

Secondo Carlo Benetti, Market Specialist di Gam, “nel breve periodo i mercati resteranno volatili, la spinta dei dazi applicati in modo indiscriminato e arbitrario potrebbe favorire la cooperazione tra i paesi e aree economiche, la stessa amministrazione americana potrebbe rivedere alcune misure, correggerne altre. L’economia degli Stati Uniti è la più flessibile al mondo e le aziende americane hanno sempre dimostrato adattabilità: ci vorrà tempo ma il tempo è quello che non manca all’investitore accorto”.

Tra le asset class, le azioni con un profilo più difensivo – che in un contesto come quello attuale sono quelle con meno entrate legate al commercio globale – potrebbero resistere meglio alla tempesta dei dazi rispetto ad altre aree del mercato. Secondo Nuveen, le società dividend grower dovrebbero continuare a beneficiare della flessibilità del capitale e della solidità dei bilanci per contribuire a mitigare le pressioni sui costi. “Anche le società di infrastrutture sembrano resilienti, poiché i loro ricavi provengono da contratti a lungo termine o concessioni che utilizzano i loro asset materiali per fornire servizi essenziali per i quali la domanda è generalmente stabile anche in contesti economici difficili. Anche i mercati privati, compresi quelli del credito, il settore immobiliare e il debito e l’equity infrastrutturali, tendono a essere più isolati dalla volatilità macroeconomica”. In questo quadro, “i potenziali risvolti per il reddito fisso siano molteplici, riteniamo che la duration continuerà a essere uno strumento di diversificazione efficace rispetto alle azioni in questo mercato, offrendo opportunità per trarre vantaggio da rendimenti storicamente elevati”, conclude Nuveen.