Notizie Notizie Italia Italia: via libera del Cdm all’abolizione della seconda rata Imu e alla rivalutazione delle quote in Bankitalia

Italia: via libera del Cdm all’abolizione della seconda rata Imu e alla rivalutazione delle quote in Bankitalia

27 Novembre 2013 18:18

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per la cancellazione della seconda rata dell’Imu, per la rivalutazione delle quote della Banca d’Italia e per la dismissione degli immobili pubblici. “Abbiamo mantenuto l’impegno di cancellare la seconda rata dell’Imu per la prima casa, per i terreni agricoli e gli immobili strumentali”, ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. L’importo della rata, pari a 2,15 miliardi di euro, sarà “a carico del sistema bancario: un terzo viene coperta dagli anticipi sulle imposizioni del risparmio amministrato e due terzi da anticipi Ires e Irap”.

Approvato anche il provvedimento “che rivaluta le quote di capitale di Bankitalia secondo il documento reso pubblico nei giorni scorsi “, ha dichiarato Saccomanni. Via Nazionale è destinata a trasformarsi in una public company, “di cui nessuno avrà il controllo”, e il tetto al 5% per la partecipazione “lascia la porta aperta a investitori europei”. I soci con quote in eccesso hanno tempo 2 anni per ridurre la partecipazione e nel periodo di transizione il diritto di voto sarà congelato ma si continueranno a percepire i dividendi.

Il valore delle quote di Palazzo Koch, oggi ferme a 156 mila euro simbolici (pari ai 300 milioni di lire del 1936), sarà fissato nella forbice 5-7,5 miliardi di euro e, secondo le stime, l’anno prossimo frutterà un gettito tributario di circa 1,2 miliardi.

“La rivalutazione delle quote serve a migliorare il patrimonio delle banche visto che le quote saranno incluse nel patrimonio di vigilanza”, ha detto il ministro. Il titolare di via XX settembre ha poi precisato che il nuovo sistema di governance ha già ricevuto il parere favorevole della “consulenza legale della Bce” (cui dovrà seguire l’approvazione del consiglio dei governatori).