Per l’Italia si prospetta tesoretto da 4 miliardi grazie a QE, spesa per interessi debito dimezzata
L’effetto QE continua ad appiattire i rendimenti dei titoli di Stato dell’eurozona che di giorno in giorno stanno aggiornando i minimi storici con effetti benefici sul fronte dei costi di rifinanziamento del debito. Nei primi 3 giorni di acquisti la Bce ha rastrellato sul mercato bond governativi per quasi 10 mld (il piano Draghi prevede acquisti per massimi 60 mld mensili) spingendo il rendimento del Bund decennale a scendere per la prima volta sotto quota 0,20% e alcuni analisti vedono spazio per una discesa in negativo per il decennale tedesco.
Tassi ai minimi comprimono la spesa per interessi sul debito
L’azione della Bce sta quindi contribuendo a creare i presupposti per decisi risparmi relativamente alla spesa per interessi. Relativamente all’Italia il risparmio quest’anno si quantificherebbe in 4 miliardi di euro. Chiara Manenti, Fixed Income Strategist di Intesa Sanpaolo, ha calcolato che dall’inizio dell’anno il rendimento medio a cui sono stati collocati i BTP nominali è stato pari a 1,26% rispetto al 2,15% delle aste dell’intero 2014. “Se questo livello dei rendimenti venisse mantenuto nel corso dell’anno – sottolinea l’esperta di Intesa Sanpaolo – l’Italia potrebbe realizzare un risparmio sulla spesa per interessi pari a circa 4 miliardi di euro”.
L’azione della Bce sta quindi contribuendo a creare i presupposti per decisi risparmi relativamente alla spesa per interessi. Relativamente all’Italia il risparmio quest’anno si quantificherebbe in 4 miliardi di euro. Chiara Manenti, Fixed Income Strategist di Intesa Sanpaolo, ha calcolato che dall’inizio dell’anno il rendimento medio a cui sono stati collocati i BTP nominali è stato pari a 1,26% rispetto al 2,15% delle aste dell’intero 2014. “Se questo livello dei rendimenti venisse mantenuto nel corso dell’anno – sottolinea l’esperta di Intesa Sanpaolo – l’Italia potrebbe realizzare un risparmio sulla spesa per interessi pari a circa 4 miliardi di euro”.
Più che dimezzato il tasso di assegnazione del Btp a 30 anni
In Italia la settimana d’avvio del piano di quantitative easing è coincisa anche con le prime due aste del mese. Il Bot annuale allocato al tasso dello 0,079%, mentre oggi sono stati assegnati ai nuovi rendimenti minimi storici i Btp a 3, 7 e 30 anni. In particolare il tasso del Btp trentennale è sceso per la prima volta sotto il 2% (1,86%), ben 240 punti base in meno rispetto all’emissione di titoli di analoga durata avvenuta a metà gennaio.
In Italia la settimana d’avvio del piano di quantitative easing è coincisa anche con le prime due aste del mese. Il Bot annuale allocato al tasso dello 0,079%, mentre oggi sono stati assegnati ai nuovi rendimenti minimi storici i Btp a 3, 7 e 30 anni. In particolare il tasso del Btp trentennale è sceso per la prima volta sotto il 2% (1,86%), ben 240 punti base in meno rispetto all’emissione di titoli di analoga durata avvenuta a metà gennaio.
Spread ai minimi a 8 anni, sorpasso alla Spagna
Il calo del costo del debito è generalizzato per i paesi dell’eurozona con lo spread Btp/Bund sceso fino a 84 punti base, sui minimi dal 2008. Il rendimento del Btp decennale è sceso questa mattina fino a 1,03%, nuovo minimo storico, tornando anche a sopravanzare la Spagna.
Il calo del costo del debito è generalizzato per i paesi dell’eurozona con lo spread Btp/Bund sceso fino a 84 punti base, sui minimi dal 2008. Il rendimento del Btp decennale è sceso questa mattina fino a 1,03%, nuovo minimo storico, tornando anche a sopravanzare la Spagna.