Bollette elettriche: prezzi stabili, ma cambiare fornitore farebbe risparmiare l’11%

Nonostante la caduta dei prezzi del petrolio e del gas, il costo per l’energia rimane pressoché stabile in Italia. Nel 2014 le famiglie italiane hanno speso in media 503 euro per la bolletta elettrica. Rispetto al 2013 il costo sostenuto è aumentato leggermente, registrando un incremento medio pari allo 0,86%; un anno fa la cifra spesa dalle famiglie ammontava a 499 euro. A fare il calcolo è l’Osservatorio sull’energia elettrica di Facile.it, secondo cui si potrebbe risparmiare cambiando fornitore.
Sarebbe infatti possibile ridurre le spese approfittando dei margini di risparmio garantiti dal cambio di fornitore energetico. Stando ai calcoli dell’Osservatorio, la bolletta elettrica potrebbe calare mediamente di 57 euro l’anno (che diventano anche 69 euro dove si spende di più), con un risparmio complessivo dell’11,27%. E dove si spende di più?
Da Nord a Sud, la mappa dell’energia in Italia
Secondo l’Osservatorio Facile.it, i consumi sono inferiori al nord e superiori al centro sud, con il picco registrato in Sardegna. Questa regione non dispone di una capillare rete di distribuzione del gas e, di conseguenza, il suo consumo di elettricità arriva ben oltre la media nazionale: in media 3.157 KWh, a cui corrisponde una spesa media annuale di ben 632 euro. Seguono, in seconda e terza posizione, le Marche – con un consumo di 2.805 KWh e una spesa annua media di 545 euro – e il Lazio, in cui si consumano 2.760 KWh e ogni anno si spendono 535 euro. Di contro, è la Valle d’Aosta la regione che presenta il consumo medio più basso, con 2.065 KWh l’anno, che in soldi diventano 413 euro annuali; molto bassi i consumi anche in Trentino Alto Adige: 2.123 KWh l’anno, a cui corrisponde una spesa media complessiva di 423 euro.