Italia: incertezza politica peserà sull’economia, Morgan Stanley riduce stime Pil 2013
L’incertezza politica in Italia è destinata a proseguire nel breve termine, con la possibilità che la formazione di un nuovo governo non avvenga prima della fine di marzo. E questa instabilità potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’economia italiana anche nel medio-termine. A lanciare questo avvertimento è stata Morgan Stanley che di fronte al perdurare dell’incerta situazione politica italiana ha abbassato ulteriormente le previsioni sull’economia del Belpaese per il 2013: ora gli analisti si attendono un prodotto interno lordo (Pil) pari a -1,7% dal -1,2% indicato in precedenza. “Con l’attuale situazione politica, alcune riforme istituzionali potrebbero essere portate avanti ma è improbabile che l’Italia riesca a implementare le riforme economiche che l’Europa richiede da tempo” rimarcano gli esperti della banca americana snocciolando le nuove previsioni di crescita.
Per l’anno prossimo Morgan Stanley intravede un ritorno alla crescita (+0,4%) ma avverte che se la paralisi politica si prolungasse ulteriormente il Pil italiano potrebbe ridursi di quasi il 3% quest’anno e l’uscita dalla recessione non avverrebbe nel 2014. Se questo è lo scenario ribassista (bear case), esistono anche altri scenari in base ai quali venga trovata un’intesa sul programma focalizzato sulle riforme istituzionali (a cui Morgan Stanley assegna una probabilità pari al 70%).
Un’alternativa a nuove elezioni è un governo di minoranza, dove il centro-sinistra cerca di sostegno da parte del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo o un governo di larga intesa tra il centro-sinistra e il centro-destra. Entrambe le opzioni appaiono tuttavia instabili e incerte.
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