Italia, che fare con le banche e non solo: il punto di Angelo Ciavarella
EURO-DOLLARO “Se guardiamo ai dati macro, sono usciti i non farm payrolls, buoni per gli Stati Uniti, sotto le aspettative i dati sull’inflazione. I Fed Funds rate prevedono un taglio dei tassi nell’ultimo trimestre del 2019. Dati un po’ discordanti, il dollaro potrebbe indebolirsi, ma l’euro non festeggia, dato che i dati macroeconomici europei non sono esaltanti. Abbiamo visto gli ultimi dati tedeschi non buoni e il cambio potrebbe rimanere in questo range nel quale è ormai da mesi tra 1,12 e 1,15 per un po’ di tempo ancora”.
STERLINA La sterlina sembra soffrire parecchio la questione Brexit: “Sterlina male, ma i politici peggio. La divisa britannica è un non-trade da mesi, si muove in base a dichiarazioni puramente politiche. Se un’uscita dall’Unione Europea l’avesse negoziata in questo modo l’Italia, ci avrebbe additato come disadattati. Costruire un edificio è molto più difficile che abbatterlo solamente e vediamo che la Gran Bretagna sta avendo molte difficoltà nel processo”.
IL POST-DRAGHI Mario Draghi terminerà il suo mandato a ottobre: “Vediamo chi sarà il prossimo. Dubito che vada un tedesco come Weidmann, dato che la Merkel vuole qualcuno a capo della commissione europea e non può avere tutto. Probabilmente un nordico, un finlandese, ma ancora sono speculazioni. In ogni caso, non penso cambino molto le cose per adesso anche perché la situazione dei paesi del Sud dell’Europa è cambiata molto rispetto a qualche anno: il Portogallo sta facendo una crescita molto elevata, la Spagna è quella che cresce di più, mentre l’Italia è rimasta l’unica che va male insieme alla Grecia. Penso che, dato che i dati anche della Germania non sono ottimi, così come quelli della Francia, penso che la policy molto accomodante possa continuare“.
IL PUNTO SULL’ITALIA Il nostro Paese resta sul tavolo dei mercati, soprattutto per quanto riguarda le banche e i Btp: “Le banche sono state galvanizzate dalla nuova Tltro di Draghi. Io non credo che le prospettive siano particolarmente rosee per gli investitori azionari in questo momento, soprattutto per quanto riguarda le banche”
SU COSA PUNTARE? Per quanto riguarda il mercato in generale, chiediamo a Ciavarella se c’è qualche comparo sul quale puntare: “Secondo gli ultimi dati il primo trimestre dell’anno per il settore tecnologico è stato uno dei migliori da 20 anni. Mi sembra siano salite molto bene le utilities e hanno fatto molto bene ovviamente i titoli legati al Nasdaq. Quindi tutto il comparto sta facendo bene potrebbe fare ancora meglio“.