Notizie Notizie Italia Ipo: Piazza Affari svetta per maggior volume in Europa

Ipo: Piazza Affari svetta per maggior volume in Europa

10 Novembre 2023 09:49

Nonostante nel 2023 in Europa il mercato delle IPO è stato poco attivo, l’Italia è stata il maggiore emittente di IPO tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Associazione per i mercati finanziari in Europa (AMFE), che ieri ha pubblicato la sesta edizione di “Unione dei mercati dei capitali: Indicatori principali di performance”, report che traccia i progressi dei mercati dei capitali europei, analizzando i progressi compiuti negli ultimi cinque anni. Vediamo i punti salienti:

L’Italia si classifica al 9° posto per competitività

Dal report dell’AFME emerge che l’Italia si classifica al 9° posto tra i Paesi dell’UE nella classifica della competitività dei mercati dei capitali. L’AFME considera molteplici fattori che sono alla base di un mercato dei capitali efficiente e ampio, come ad esempio, afflusso di capitale , liquidità del mercato, accesso al capitale, digitalizzazione e sostenibilità.

In Europa, si classifica al primo posto la Danimarca, seguita da Svezia, Paesi Bassi, Francia, Irlanda, Germania, Finlandia e Cipro.

Negli ultimi cinque anni, il progresso più notevole in Italia è stato nella transizione verso un’economia sostenibile e digitale.

Italia al top per emissioni di IPO

Nella prima metà del 2023, l’Italia ha registrato il maggiore volume di emissioni di IPO (initial public offering), tra i Paesi dell’UE, pari al 70% delle emissioni di IPO complessive dell’UE durante questo periodo.

I proventi delle IPO per 1,2 miliardi di euro sono stati emessi da società italiane, con un aumento del 66% rispetto al 2022.

Da questo punto di vista, il report dell’AFME sottolinea anche che l’Italia è stata uno dei tre Paesi dell’UE (assieme alla Danimarca e alla Polonia) che non hanno registrato un calo annualizzato dell’emissione di IPO.

In Italia, l’emissione totale dei mercati dei capitali (obbligazioni e azioni) da parte delle società non finanziarie è aumentata del 43% rispetto al 2022. Questo è dipeso dalle consistenti emissioni di obbligazioni investment grade e high yield, con volumi azionari in calo a seguito del crollo delle emissioni secondarie di titoli societari italiani.

Attività legate agli ESG in aumento del 196%

Inoltre, dal report emerge anche che nei primi mesi del 2023, i mercati che seguono i criteri ESG hanno sperimentato una notevole espansione in Italia, principalmente spinta dall’incremento delle emissioni di obbligazioni verdi, le quali hanno registrato una crescita del 196% rispetto al 2022.

Nella prima metà del 2023, l’Italia ha superato i Paesi Bassi e la Spagna, diventando il terzo mercato di obbligazioni ESG nell’Unione Europea, contribuendo al 10,9% dell’intera nuova finanza ESG nell’UE.

In tal senso, l’Italia ha registrato il secondo volume più elevato di emissioni di obbligazioni verdi in tutta l’Unione Europea nel 2023, con un totale di 20,9 miliardi di euro, rappresentando il 14,0% dell’intero valore dell’UE; un risultato che si colloca dietro solo alla Germania.

Questo segue l’emissione da parte dell’Italia del quinto maggior volume di obbligazioni verdi di qualsiasi paese dell’UE nel 2022 (14,2 miliardi di euro) e nel 2021 (16,5 miliardi di euro).

Tra gli altri grandi emittenti di obbligazioni verdi figurano:

  • Intesa Sanpaolo,
  • Ferrovie dello Stato Italiane,
  • Banco BPM,
  • UniCredit,
  • Gruppo Acea.

Dove investono gli italiani?

Tra i Paesi UE, le famiglie italiane sono al quinto posto per il maggiore insieme di risparmi investiti in strumenti del mercato dei capitali, con l’equivalente del 108% del PIL investito in azioni, obbligazioni, fondi di investimento, o prodotti assicurativi e pensionistici quotati.

Tuttavia, esiste un ampio divario tra l’ammontare dei risparmi delle famiglie italiane e quello di altri Paesi europei come la Danimarca (187% del PIL), il Regno Unito (182% del PIL) e i Paesi Bassi (174% del PIL).

L’Italia investe i risparmi in quote di fondi di investimento (30% del totale del patrimonio finanziario delle famiglie in Italia rispetto al 21% nell’UE) e in obbligazioni (14% in Italia rispetto al 4% nell’UE).

In ogni caso, rispetto ad altri Paesi dell’UE, i risparmi delle famiglie italiane sono meno investititi in fondi di assicurazione vita e pensionistici (50% in Italia rispetto al 64% nell’UE).