iPhone5: oltre 2 milioni di preordini al lancio, è record assoluto
Non sarà stato la stupefacente rivoluzione che ci si attendeva, ma di certo l’iPhone5 un record lo ha già stabilito: quello del melafonino andato a ruba più rapidamente di tutti quelli mai offerti nei primi giorni di lancio. Lo ha confermato la stessa Apple in una nota in cui annuncia che in sole 24 ore i preordini hanno superato i due milioni, oltre il doppio rispetto al record precedente stabilito dall’iPhone4s, e sforando la disponibilità di pezzi in magazzino tanto che le consegne saranno scaglionate tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre.
La conferma in una nota di AT&T, secondo cui lo scorso weekend i clienti hanno ordinato al principale operatore telefonico statunitense più esemplari di iPhone5 di quanto avessero mai fatto con i modelli precedenti nel primo giorno di commercializzazione e nel primo weekend di vendita, anche se il comunicato non specifica quale sia il numero esatto di unità piazzate.
“La risposta dei clienti all’iPhone5 è stata fenomenale”, ha dichiarato Philip Schiller, vice presidente del marketing globale del prodotto di punta di Apple. “E’ il miglior prodotto che abbiamo mai costruito, e ci auguriamo che i clienti lo ameranno tanto quanto noi”. In realtà seguendo i siti specializzati – almeno nel nostro Paese – l’iPhone viene considerato più come un prodotto del marketing che non come una reale rivoluzione. Le dimensioni più snelle, il display Retina da 4 pollici, il processore ultraveloce e la connessione wireless fulminea sono notevoli miglioramenti del modello precedente ma, tutto sommato, nulla che cambi il mercato in maniera radicale. Eppure le vendite si impennano, e questo è un fatto.
Si accettano scommesse su quale sarà il numero totale di pezzi venduti per l’ultimo modello uscito dalle fucine di Cupertino, che stando agli analisti di Jp Morgan potrebbe addirittura attirarsi il merito di un aumento di mezzo punto del Pil americano con 8 milioni di pezzi venduti nei soli tre mesi finali del 2012. Ancora più ottimisti gli esperti di RBC Capital Markets, che prevedono dagli 8 ai 10 milioni di iPhone venduti in 31 Paesi nel solo mese di settembre, per un balzo nel fatturato di 5 milioni di dollari trimestre su trimestre. Senza parlare del boom vero e proprio, che si toccherà nei tre mesi delle vendite natalizie, che vedrà il melafonino dilagare in 100 Paesi. Secondo le previsioni di Bloomberg le vendite complessive del nuovo iPhone potrebbero toccare i 58 milioni di unità per un fatturato di 36,2 miliardi di dollari, ma per Morgan Stanley la cifra potrebbe arrivare ai 180 milioni, facendo del device di Tim Cook il più venduto di tutti i tempi.
L’unico problema, secondo i siti specializzati, potrebbe essere legato alla produzione di massa, che potrebbe rivelarsi insufficiente per fare fronte al primo lancio internazionale del melafonino, previsto per il prossimo 21 settembre, e a quello successivo del 28 settembre.
Andranno a pieno regime, dunque, le catene di montaggio di Foxconn, ditta cinese responsabile dell’assemblaggio dell’ambito dispositivo e al centro di diverse critiche per i ritmi serrati di lavoro dei suoi operai.
Ma nulla di tutto questo oscura l’astro di Cupertino, che venerdì scorso ha registrato i suoi massimi storici toccando i 700 dollari per azione. Nel premarket il titolo Apple segna 696,95 dollari, in rialzo dello 0,81%, in controtendenza con l’indice Nasdaq che si prevede negativo in apertura.