Ftse Mib: Campari, Enel, FinecoBank, Iveco, Unicredit tra le “best pick 2025” di Equita

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Equita entra nel 2025 con una view leggermente positiva sui mercati azionari. Guardando al 2025, il contesto macro rimane favorevole. “Ci aspettiamo un’economia globale sugli stessi livelli del 2024 (attorno ad un +3%), con importanti divergenze nelle diverse aree (USA +2.5%, EU +0,8%, Cina +4%) e banche centrali meno sincronizzate”, spiega Luigi De Bellis, co-responsabile ufficio studi di Equita, illustrando l’analisi completa del portafoglio raccomandato con i titoli e i settori selezionati per il 2025.
Lato utili societari sono attesi in crescita (mediana crescita Eps 2025 +10% per MSCI USA e +9,5% per MSCI EU), e le valutazioni, al di fuori degli Usa e alcuni settori specifici, non sono generalmente elevate.
I fattori chiave a supporto della view di Equita
Ma quali sono i principali fattori che guidano la view di Equita? La sim milanese ne ha individuati sette:
- Ci aspettiamo che tassi d’interesse più bassi, soprattutto in Europa, favoriscano una ripresa della produzione industriale e stimolino la domanda dei consumatori, contribuendo ad una crescita più robusta dell’economia EU;
- L’incertezza politica in Europa resta elevata, ma ci aspettiamo un miglioramento significativo nel corso del 2025. Le elezioni in Germania (23 febbraio), e il cambio di leadership, aumentano a nostro avviso le possibilità di riforme costruttive e di nuovi stimoli all’economia, anche perché il Paese dispone di un ampio margine fiscale grazie a un debito pubblico basso (debito pubblico/Pil al 62%);
- Gli indici europei trattano oggi a valutazione decisamente più contenute rispetto a quelli Usa;
- Gli stimoli monetari annunciati finora in Cina hanno avuto un effetto limitato. Tuttavia, la riunione del NPC di marzo potrebbe introdurre nuovi stimoli fiscali;
- Con le banche centrali che dispongono di ampi margini per tagliare i tassi e iniettare liquidità nel sistema al fine di finanziarie i crescenti deficit pubblici, e considerando la prospettiva di un’economia che evita la recessione, continuiamo a ritenere l’azionario una migliore protezione rispetto all’obbligazionario;
- Un cessate il fuoco tra Russia-Ucraina può rappresentare un ulteriore upside per l’Europa;
- A differenza degli Stati Uniti, il posizionamento degli investitori sul mercato azionario europeo è decisamente più prudente, e il rischio associato a potenziali tariffe in gran parte incorporato nei prezzi.
Correzioni di breve periodo, ecco cosa potrebbe innescarle
“La crescita economica in Europa, in particolare nel settore manifatturiero, rimane debole, e i segnali provenienti dalla Cina non sono al momento rassicuranti (gli stimoli monetari hanno avuto un impatto limitato finora, con il rendimento decennale sceso vicino al minimo storico dell’1,6%); Le valutazioni elevate e il posizionamento degli investitori sul mercato americano, uniti alle recenti pressioni sui tassi d’interesse, potrebbero causare correzioni nel breve periodo“, mette in guardia De Bellis aggiungendo che la Fed alla luce dei “dati solidi sul mercato del lavoro, il recente aumento delle aspettative d’inflazione dopo la rielezione di Trump e l’incertezza continua sull’entità di eventuali nuovi dazi, potrebbe rallentare il ritmo dell’allentamento monetario“.
Il super portafoglio 2025 di Equita: titoli e settori da monitorare
Per queste ragioni, nel portafoglio raccomandato, Equita mantiene un peso dell’investito leggermente superiore al benchmark (94% rispetto peso neutro del 90%), in attesa che alcuni catalyst acquisiscano maggiore visibilità e si concretizzino in Europa, e lasciando munizioni per accumulare in caso di correzioni, soprattutto dopo il rally dei mercati statunitensi degli ultimi mesi e considerando le recenti pressioni sui tassi USA.
“Abbiamo modificato leggermente i pesi in modo che i cinque titoli più sovrappesati coincidessero con i “Best Pick 2025” (Campari, Enel, FinecoBank, Iveco, Unicredit). Tra le mid-caps, invece, i titoli che fanno parte della selezione 2025 (Antares Vision, Fiera Milano, Lottomatica, Moltiply, Technogym, Technoprobe) avranno un sovrappeso doppio rispetto agli altri”, precisa la sim.
Spunti anche a livello settoriale, con Equita che è complessivamente sovrappeso sui finanziari, sostenuti da fondamentali attesi solidi anche nel 2025, accelerazione della crescita delle commissioni che compenserà il calo dell’NII, e processo di consolidamento. Tra i titoli preferiti indica FinecoBank, Banca Mediolanum, Mediobanca, mentre tra le banche tradizionali la preferenza è per Unicredit, BPER, Intesa e Credem.
Discorso diverso nel settore utilities dove Equita è neutrale, dove le preferite sono Enel ed A2A. Nel settore energy è leggermente sovrappeso, con una preferenza per i titoli con elementi idiosincratici (Tenaris, Maire Tecnimont) o caratterizzati da una remunerazione particolarmente attraente (Eni), al contempo con un’opzionalità dai potenziali benefici della politica espansiva cinese.
“Rimaniamo neutrali sul settore lusso, che tratta a 22 volte P/E 2025, leggermente al di sotto delle medie storiche e con attese di ritorno alla crescita nel 2025, ma una crescita sbilanciata sul secondo semestre e fortemente legata al miglioramento del quadro macro. Nel settore, confermiamo la nostra preferenza per nomi di qualità con drivers di crescita company-specific e valutazioni ragionevoli, come Prada e Moncler”, precisa il broker.
Nel settore industriale l’approccio resta selettivo privilegiando titoli che hanno un’esposizione agli investimenti infrastrutturali soprattutto negli USA (Buzzi, Webuild) o caratterizzati da maggior resilienza (Interpump, Iveco, Pirelli, Brembo, Danieli Risp.).
Posizione neutrale sulla tecnologia, dove viene confermato Reply e aggiunto Technoprobe, aumentando l’esposizione al trend globale di investimento in AI/Data Center, mentre resta l’esposizione nel settore delle infrastrutture attraverso Tim, Inwit e Enav, in quanto “riteniamo che possano trarre vantaggio da un contesto di diminuzione dei tassi d’interesse e/o offrano un certo appeal speculativo”, segnalano gli analisti che sono sovrappeso nel settore healthcare (Amplifon, DiaSorin, Recordati).