Notizie Notizie Italia Intesa SanPaolo: utili record a 7,7 mld nel 2023. Messina: più alto dividend yield in Europa

Intesa SanPaolo: utili record a 7,7 mld nel 2023. Messina: più alto dividend yield in Europa

6 Febbraio 2024 15:33

Intesa SanPaolo, la banca italiana guidata dal ceo Carlo Messina, ha annunciato di aver concluso il quarto trimestre del 2023 con un utile netto pari a 1,602 miliardi di euro, rispetto agli 1,9 miliardi del terzo trimestre 2023 e agli 1,076 miliardi del quarto trimestre 2022.

Il risultato è stato superiore agli 1,556 miliardi attesi dal consensus degli analisti interpellati da Bloomberg.

Nell’intero 2023 l’istituto di credito numero uno in Italia ha incassato un utile netto in crescita del 76,4% a 7,724 miliardi di euro, da 4,379 miliardi del 2022; un risultato corrente lordo in crescita del 64,6% a 12,058 miliardi di euro, da 7,325 miliardi del 2022; un risultato della gestione operativa in aumento del 31,4% su base annua.

Intesa SanPaolo ha messo in evidenza con la comunicazione dei conti l’elevata efficienza, con un cost/income al 45,1% nel 2023, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee.

Focus sulle dichiarazioni rilasciate dal ceo Carlo Messina, che hanno rafforzato il trend del titolo. Alle 15.30 ora italiana, le azioni del gruppo scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari mettono a segno un rialzo dell’1,9% circa, a quota 2,91 euro.

Il ceo Messina: utile netto oltre 8 miliardi per il 2024 e il 2025

Nel commentare i conti del 2023, il ceo di Intesa SanPaolo Carlo Messina ne ha evidenziato l’eccellenza: si tratta dei migliori di sempre, con un utile netto di €7,7 miliardi, e consentono di distribuire dividendi cash per €5,4 miliardi, con il più alto dividend yield in Europa.

“Intesa Sanpaolo nel secondo anno di realizzazione del Piano d’impresa ha superato gli obiettivi previsti a fine 2025 – ha detto il numero uno della banca – Il nostro è un modello unico: la profittabilità elevata e sostenibile trae forza dalla consolidata leadership commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese; dalla significativa componente del Wealth Management and Protection, dall’offerta digitale tecnologicamente avanzata, dalla gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza e dalla nostra condizione di Banca ‘Zero NPL'”.

Le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore agli 8 miliardi”, ha annunciato l’amministratore delegato, aggiungendo che “nel 2024 proseguiremo nel disegnare le nuove strategie di leader europeo, mantenendo l’impegno verso il più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, con rilevante beneficio per tutti gli stakeholders”.

Ricavi, NII e costi del IV trimestre 2023

Guardando ai conti del quarto trimestre del 2023, i proventi operativi netti di Intesa SanPaolo sono stati pari a 6,373 miliardi di euro, in aumento dello 0,1% rispetto ai 6,367 miliardi del terzo trimestre 2023 e del 12,5% rispetto ai 5,667 miliardi del quarto trimestre 2022.

Il trend è stato in linea con le previsioni, visto che il consensus degli analisti aveva previsto un fatturato pressocché stabile, a 6,346 miliardi.

Gli interessi netti di Intesa sono ammontati a 3,995 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto ai 3,813 miliardi del terzo trimestre 2023 e del 30,4% rispetto ai 3,064 miliardi del quarto trimestre 2022. Il margine netto di interesse, noto anche come NII (net interest income) ha battuto dunque le attese degli analisti di Equita SIM, che avevano previsto un valore di €3,8 miliardi, piatto su base trimestrale e in crescita del 25% su base annua.

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Il costo del rischio del 2023 è stato di 36 centesimi di punto, a 32 se si escludono gli stanziamenti effettuati nel quarto trimestre – pari a circa 150 milioni di euro – per favorire il de-risking, con un ammontare di overlay pari a 0,9 miliardi di euro.

Intesa SanPaolo: l’annuncio sui dividendi e il buyback

Per quanto riguarda i dividendi, Intesa SanPaolo ha annunciato un significativo ritorno cash per gli azionisti.

Per la precisione, la banca italiana ha annunciato di avere proposto all’assemblea degli azionisti “dividendi complessivi pari a 5,4 miliardi di euro , di cui 2,6 miliardi di acconto dividendi 2023 pagato a novembre 2023 e la proposta di 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 da pagare a maggio 2024.

La proposta è la distribuzione di 15,20 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come saldo dividendi (che si aggiunge a 14,40 centesimi di acconto pagato a novembre 2023).

Novità anche dal fronte dei buyback azionari.

Intesa SanPaolo ha reso nota infatti l’intenzione di lanciare un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di Common Equity Tier 1 Ratio da avviare a giugno 2024, a condizione che la Bce e l’assemblea degli azionisti diano il loro consenso.

Per il 2024 Intesa SanPaolo prevede una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento dagli interessi netti e da un incremento delle commissioni nette e del risultato dell’attività assicurativa basato sulla leadership del Gruppo nell’attività di Wealth Management, Protection & Advisory).

La bella notizia per gli azionisti è stata commentata così dal ceo Carlo Messina:

“Prevediamo un significativo ritorno cash per gli azionisti: la proposta alla prossima assemblea sarà di 5,4 miliardi di euro di dividendi, cui si somma l’intenzione di eseguire un buyback pari a circa 55 centesimi di punto di CET 1 Ratio da avviare a giugno 2024, una volta approvato dalla BCE e dall’assemblea”, ha confermato il ceo, rimarcando il record segnato dall’istituto anche in questo ambito:

La nostra banca risulta la prima in Europa quanto a dividend yield: è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla Fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza”.

Intesa SanPaolo: patrimonializzazione solida ed elevata liquidità

Tornando ai conti dell’intero 2023, Intesa SanPaolo ha messo in evidenza una patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi.

Al 31 dicembre 2023, deducendo dal capitale i 2,6 miliardi di euro di acconto dividendi 2023 pagati a novembre 2023 e i 2,8 miliardi di saldo dividendi 2023 proposti, il CET è stato pari al 13,7%, o del 13,2% se si considera l’impatto di circa 55 centesimi di punto del buyback che si intende avviare a giugno 2024, senza considerare circa 125 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 25 nell’orizzonte compreso tra il 2024 e il 2025.

Questi valori del CET1 si confrontano con un requisito SREP – da rispettare nel 2023 pari all’8,83%, e pari al 9,33% per il
2024.

La banca ha indicato anche l’elevata liquidità e la forte capacità di funding, annunciando attività liquide per 307 miliardi di euro e una elevata liquidità prontamente disponibile per 202 miliardi.

Sono stati così ampiamente rispettati anche i requisiti normativi di liquidità Liquidity Coverage Ratio (pari a 168%) e Net Stable Funding Ratio (pari a 121%).

I numeri del 2023: interessi netti per oltre 14 miliardi di euro

Nell’intero 2023, anno in cui l’utile netto è salito per l’appunto a 7,7 miliardi, Intesa SanPaolo ha annunciato interessi netti pari a 14,646 miliardi di euro, in crescita del 54,2% rispetto ai 9,500 miliardi del 2022.

I proventi operativi netti sono ammontati a 25,138 miliardi di euro, in rialzo del 17,2% su base annua, rispetto ai 21,440 miliardi del 2022.

Le commissioni nette sono state pari a 8,558 miliardi di euro, in calo del 4% rispetto ai 8,919 miliardi dell’anno precedente.

I costi operativi sono saliti a 11,329 miliardi di euro, in crescita del 3,6% su base annua, a seguito di un aumento del 3,5% per le spese del personale, del 3,1% per le spese amministrative e del 5,2% per gli ammortamenti.

Le rettifiche di valore nette su crediti sono state pari a 1,529 miliardi di euro.