Inflazione Usa rischia di passare da calda a rovente, c’è chi la vede al 5%. Per capire se sarà transitoria bisognerà attendere
I riflettori degli investitori sono tutti puntati sul dato dell’inflazione per il mese di maggio. Gli economisti si attendono una lettura del CPI core, che esclude le componenti volatili di cibo ed energia, pari al 3,5%. Il livello più alto dal 1993.
Per quanto riguarda l’indice dei prezzi al consumo (CPI) generico, che include tutte le componenti, per il mese di maggio le attese su base mensile sono di +0,5%, mentre anno su anno di +4,7% (dal +4,2% di aprile). Questo rialzo è sicuramente causato da un ritorno ai consumi da parte della popolazione che si appresta sempre più a tonare alla normalità.
Gli investitori temono che l’inflazione possa essere più calda e persistente di quanto la Fed si aspetti che sia. “Potrebbe arrivare fino al 5%”, ha affermato Diane Swonk, capo economista di Grant Thornton, che prevede un’estate calda per l’inflazione con prezzi in aumento per tutto, dalle tariffe aeree agli hotel.
Inflazione solo transitoria?
Il dubbio principale di questo periodo è che l’inflazione possa non essere transitoria. Se da un lato i prezzi delle tariffe aeree e i soggiorni presso le strutture ricettive hanno recuperato la discesa fatta registrare l’anno scorso, dall’altro, gli affitti, che costituiscono il 30% del CPI, sono ancora rimasti bassi grazie anche alle moratorie concesse dal governo.
La risposta a questa domanda risiede però nel mercato del lavoro: con la conclusione degli stimoli governativi e la riapertura delle scuole, in USA aumenterà la partecipazione al mercato del lavoro e questo porterà sicuramente a un incremento dei salari e a una maggior spesa. Ci vorranno mesi per capire se l’incremento dei prezzi sarà transitorio o no.
“I mercati sembrano contenti di fidarsi degli economisti e dei banchieri centrali che vedono questo come un picco temporaneo – asserisce Paul Donovan, capo economista di UBS – . L’effetto dei prezzi molto bassi in questo periodo del 2020 e la riapertura non coordinata dell’economia globale stanno contribuendo agli aumenti dei prezzi in specifici mercati di prodotti, ma non dovrebbero durare”.
Le aspettative dei mercati sull’inflazione e Treasury decennale sono scesi recentemente segnalando che non ci si aspetta che la crescita e l’inflazione possano continuare a questi ritmi. Il messaggio è che probabilmente abbiamo raggiunto il picco sia di crescita sia di inflazione e i mercati guardano a una stabilizzazione del contesto.
La Fed ha detto che inizierà la prima fase di allentamento quando crede che l’economia e il mercato del lavoro siano abbastanza forti. I funzionari della banca centrale hanno affermato che tollereranno l’inflazione in un intervallo medio intorno al loro obiettivo del 2%.