Notizie Notizie Mondo L’India frena sugli investimenti esteri, la Borsa trema

L’India frena sugli investimenti esteri, la Borsa trema

17 Ottobre 2007 10:01

E’ stata necessaria una chiusura di un’ora per riportare la calma sulla piazza di Mumbai (la ex Bombay). L’indice Sensex era sceso in precedenza fino a perdere oltre 9 punti percentuali dopo l’annuncio da parte del ministro delle Finanze indiano, Palaniappan Chidambaram, di essere favorevole a una misura proposta dalla locale autorità di Borsa per fissare un limite massimo agli investimenti esteri sul mercato. Una mossa motivata dalla necessità di arginare gli ingenti flussi di capitali sulla Borsa del Paese e dalla possibile creazione di una bolla. L’indice indiano da inizio anno ha infatti guadagnato circa l’81%.


 


La novità riguarderebbe infatti in particolare gli investitori, come gli hedge fund, che acquistano azioni anonimamente attraverso l’uso di derivati definiti come participatory notes. La proposta della Securities and Exchange Board of India prevede un limite massimo ai capitali in ingresso attraverso le participatory notes.


 


Per il Sensex quella di oggi è stata la flessione più forte degli ultimi due mesi. In pesante deprezzamento anche la valuta locale, la rupia, che era giunta nelle scorse settimane ai massimi degli ultimi 9 anni e mezzo.


 


Lo scorso dicembre una manovra restrittiva dello stesso tipo era stata varata dalla banca centrale tailandese, che era stata però costretta a ritirarla nel giro di 24 ore dopo che il mercato azionario del Paese aveva subito la più forte battuta d’arresto in 15 anni.


 


L’indice Sensex, in cui sono inclusi i 30 maggiori titoli per capitalizzazione del Paese, ha comunque recuperato con decisione nelle ultime ore di contrattazione, fino a mostrare attualmente un calo contenuto all’1,85%.