Notizie Dati Bilancio Mondo In Turchia a decidere sui tassi è il governo e non la banca centrale: Erdogan silura il governatore e la lira va giù

In Turchia a decidere sui tassi è il governo e non la banca centrale: Erdogan silura il governatore e la lira va giù

8 Luglio 2019 16:38

Ennesimo colpo di scena in Turchia, ennesimo affondo della lira. Il presidente, Recep Tayyip Erdogan, ha inaspettatamente sollevato Murat Cetinkaya dal suo incarico di Governatore della Banca centrale sostituendolo con il suo vice, Murat Uysal.

Erdogan silura il governatore della banca centrale

Una mossa che ancora una volta mostra come il governo turco interferisca e non poco con la politica della banca centrale. Il presidente Erdogan in più occasioni ha apertamente criticato la banca centrale per la “resistenza” dimostrata nel taglio dei tassi. Solo il mese scorso, Erdogan aveva sottolineato come il tasso al 24% fosse “inaccettabile”. Ora, questa inaspettata rimozione a pochi giorni dalla riunione della politica monetaria prevista per il prossimo 25 luglio.

Erdogan ha confermato la rimozione di Murat Cetinkaya in una riunione dei membri del partito sabato scorso. “Il metodo e le tempistiche di questo cambiamento sono incomprensibili dal mio punto di vista”, ha scritto su Twitter Ibrahim Turhan, economista e ex membro del partito di Giustizia e Sviluppo di Erdogan, aggiungendo che “ho paura che questo possa causare un danno serio”.

Cosa pensano gli analisti

Gli investitori a loro volta sono preoccupati che la rimozione di Cetinkaya significhi che Erdogan cercherà di “mandare in corto circuito” il forte rallentamento della crescita che ha permesso all’economia turca di raffreddarsi sulla scia della crisi monetaria di agosto. L’inflazione, che era salita a oltre il 25 percento dopo la crisi, è scesa al 15,7 percento il mese scorso.

L’ampio disavanzo delle partite correnti del Paese si è drasticamente ridotto.

Il governatore Cetinkaya è stato a lungo visto con sospetto dagli investitori, che hanno considerato il suo mandato triennale viziato dall’accusa di essere troppo lento nell’aumento dei tassi, soprattutto durante la crisi valutaria che ha attanagliato il paese la scorsa estate.

Gli analisti di Goldman Sachs Murat Unur e Clemens Grafe hanno dichiarato che il margine per tagli aggressivi dei tassi è limitato. Così hanno previsto che il nuovo governatore della banca centrale sarà costretto ad agire con cautela.

“Mentre c’è il rischio, a nostro avviso, di ulteriori tagli dei tassi anticipati, pensiamo che questi porteranno alla fine ad una maggiore volatilità della lira ed eventualmente a un nuovo aumento dei tassi”, hanno scritto in una nota ai clienti.

“La nuova leadership della banca centrale dovrà innanzitutto definire le sue politiche e stabilire la sua credibilità” hanno continuato. Sulla stessa scia Tim  Ash, analista di BlueBay Asset Management, secondo cui forte è il timore che “il nuovo governatore sia stato assunto per tagliare i tassi su richiesta del palazzo presidenziale”. Uno scenario che non fa bene alla valuta locale, la lira turca, arrivata a perdere più del 3% in area 5,82 contro il dollaro.