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Il tycoon cinese, presidente di Evergrande, sotto controllo della polizia

27 Settembre 2023 13:07

I guai per la seconda società più grande del settore immobiliare cinese non finiscono. Il miliardario, presidente del gigante immobiliare Evergrande, Hui Ka Yan è stato messo sotto controllo della polizia. Si tratta di un’azione che non equivale a detenzione o arresto domiciliare. Il tycoon è stato portato via dalla polizia cinese all’inizio di questo mese ed è sotto monitoraggio in un luogo segreto, secondo le persone a conoscenza dei fatti.

Un tempo considerato tra gli uomini d’affari più politicamente connessi in Cina, con ambizioni che spaziavano dalle auto elettriche al calcio, il magnate è ora diventato una vittima di alto profilo della repressione del presidente Xi Jinping sulla leva finanziaria eccessiva e sulla speculazione nel settore immobiliare.

Hui Ka Yan con libertà limitata

Anche se abbiamo specificato che l’osservazione non equivale a detenzione o arresto domiciliare, la misura impedisce a Hui di lasciare il luogo disegnato dalla polizia, incontrare o comunicare con altri senza approvazione delle forze dell’ordine. In base alla procedura penale cinese anche i passaporti e carte d’identità devono essere consegnati alla polizia, secondo la legge, questo processo di osservazione non dovrebbe superare i sei mesi.

Hui Ka Yan, Presidente, Evergrande Group

La saga di Evergrande, la società più indebitata del mondo con più di 300 miliardi di dollari di debito, è entrata in una nuova fase che coinvolge il sistema di giustizia penale cinese e complica la situazione della società. Questo dopo le recenti mosse delle forze dell’ordine, che hanno arrestato parte del personale dell’unità di gestione patrimoniale ed ex dirigenti di alo profilo.

La situazione di Evergrande

Il gigante del real estate, Evergrande, si trova al centro di una crisi immobiliare da anni e che ha danneggiato l’economia cinese e ha messo a dura prova la fiducia nel mercato immobiliare cinese. Recentemente lo sviluppatore ha dichiarato di aver cancellato le riunioni con i principali creditori e di dover rivedere il piano di ristrutturazione del suo debito offshore. Inoltre, la società ha rivelato di non essere stata in grado di soddisfare i requisiti normativi per emettere nuove obbligazioni, una componente chiave della revisione del debito, mentre l’unità continentale di Evergrande non è riuscita a rimborsare una nota onshore.

“È troppo presto per dire che Evergrande finirà in liquidazione, ma chiaramente il rischio è aumentato”, ha affermato Gary Ng, Economista, Natixis Asia. “Per il governo, ciò dimostra che nessuna società è troppo grande per fallire in Cina”.

“Il mercato azionario si trova attualmente in un panorama oscurato da un significativo afflusso di notizie che portano un’avversione al rischio con questi sviluppi che comprendono le persistenti turbolenze nel mercato immobiliare cinese, dal default di Evergrande e dalla preoccupante traiettoria dell’indice degli sviluppatori cinesi, che ha esteso il suo calo, raggiungendo livelli mai visti in quasi nove mesi.” Scrive in una nota Walid Koudmani, Chief Market Analyst di XTB. “Questi eventi hanno portato notevoli preoccupazioni riguardo all’immenso peso del debito nel settore e alle potenziali implicazioni a lungo termine per la crescita economica della Cina. Ad aumentare la complessità c’è la detenzione dei dirigenti di Evergrande a causa del loro mancato rispetto degli obblighi nei confronti dei creditori.” Prosegue Koudmani. “Questo aumenta ulteriormente l’incertezza che circonda il colosso immobiliare e i suoi effetti sul panorama finanziario, che potrebbero causare un effetto domino sui mercati globali.”

Gli ultimi avvenimenti con i manager arrestati aggiungono delle tensioni sulla società già in difficoltà dopo le battute d’arresto del piano di ristrutturazione negli ultimi giorni, che hanno agitato gli investitori, aumentando il rischio di liquidazione.

La società dovrà affrontare un’udienza il 30 ottobre presso un tribunale di Hong Kong su un’istanza di liquidazione, che potrebbe potenzialmente costringerla alla liquidazione. Ma secondo Ng, “è ancora possibile per Evergrande avere un nuovo piano di ristrutturazione nel caso in cui soddisfi i requisiti normativi, ma il processo può essere più lungo di prima e non è sicuro se i creditori accetteranno le condizioni probabilmente peggiori”

Evergrande crolla in borsa

Nel corso dell’ultima seduta in Asia, il titolo Evergrande ha chiuso in calo del 15% a quota 0,59 dollari di Hong Kong dopo aver toccato un minimo di 0,39 nel corso della seduta. Mentre i prezzi delle obbligazioni in dollari della società rimangono sui livelli di profonda sofferenza, con un prezzo inferiore ai 5 centesimi.
Mentre il sentimento degli acquirenti di case in Cina rimane fragile in vista di un periodo chiave di vendite natalizie che metterà alla prova l’efficacia delle misure di stimolo varate nelle ultime settimane dal governo di Pechino.