Notizie Notizie Mondo I 5 punti cruciali del discorso di Powell a Jackson Hole. Mercati ora scontano almeno +125 pb tassi Fed e Bce da qui a fine anno

I 5 punti cruciali del discorso di Powell a Jackson Hole. Mercati ora scontano almeno +125 pb tassi Fed e Bce da qui a fine anno

29 Agosto 2022 18:06

I principali listini azionari non riescono a riprendersi dal violento sell off che ha caratterizzato la sessione di venerdì scorso e che è stato scatenato dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell. Nel vertice di Jackson Hole, il numero uno della banca centrale Usa ha confermato la volontà di mantenere la barra dritta per contenere l’inflazione (e riportarla all’obiettivo del 2%) e ha preparato il terreno per un aumento dei tassi di 75 punti base alla prossima riunione del 21 settembre (anche se la decisione dipenderà dalla totalità dei dati economici). È quello che si legge in un report a cura Luigi de Bellis, co-responsabile Ufficio Studi di Equita.

I 5 punti cruciali del discorso di Powell

Dalle parole di Powell, secondo Equita sono emerse cinque considerazioni importanti:

  1. Forte impegno a ripristinare la stabilità dei prezzi di cui la Fed ha la responsabilità.
  2. Riportare la stabilità dei prezzi richiede una politica restrittiva per un periodo di tempo, anche a rischio di un rallentamento della crescita.
  3. Il ripristino della stabilità dei prezzi molto probabilmente comporterà un certo ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro e “un po’ di dolore per famiglie e imprese”, ma il beneficio sarà un’inflazione bassa e stabile e migliori risultati a lungo termine per l’economia.
  4. L’esperienza storica mette in guardia da allentamenti prematuri; le banche centrali possono e devono assumersi la responsabilità di garantire un’inflazione bassa e stabile ed è probabile che i costi occupazionali della riduzione dell’inflazione aumentino con il ritardo.
  5. Ad un certo punto, senza precisare quando, sarà opportuno rallentare il passo delle strette.

Quanto sarà il rialzo dei tassi di Fed e Bce entro fine anno

Il mercato sconta adesso fed funds a fine 2022 attorno al 3,8% (dal 3,3% di inizio agosto e 3,7% della scorsa settimana) dall’attuale 2,25-2,5%, quindi circa 125 basi base di aumento tassi da qui a fine anno.

Anche Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, si è schierata apertamente a favore di interventi forti, e quindi rialzi dei tassi senza “cautela”, rendendo probabile un aumento di 50 punti base alla prossima riunione dell’8 settembre. In uno scenario che si preannuncia volatile a causa del contesto geopolitico, Equita precisa che il mercato sconta tra 125-150 punti base di incremento tassi in Europa da qui a fine 2022 (quindi tasso sui depositi all’1,25-1,5% a fine anno).

Equita predilige titoli quality

L’aumento delle aspettative di politiche monetarie restrittive ha penalizzato recentemente i titoli quality/growth (più esposti a rischio derating in uno scenario di aumento tassi) rispetto ai value. Tuttavia, secondo Equita, i recenti sviluppi in Europa, soprattutto a causa dell’aumento dei costi dell’energia, puntano ad un rischio di un rallentamento economico più profondo del previsto. La banca d’affari ritiene che, in questo scenario, siano da preferire i titoli quality con maggior diversificazione internazionale, struttura finanziaria solida e protezione dall’inflazione.