Hera tocca nuovi record, insieme a Enel è tra i titoli più caldi Ytd del Ftse Mib. Analisti confermano buy
Le utility tornano a ruggire a Piazza Affari con rialzi corali per i titoli del settore. Uno dei motivi del rally delle utility è certamente la nuova ondata di acquisti sui titoli di Stato, con rendimenti in decisa contrazione nelle ultime due sedute, sta favorendo il settore che tendenzialmente risulta inversamente correlato con il livello dei tassi. Tra i testimonial del Ftse Mib si distingue anche oggi il titolo Hera che aggiorna i suoi massimi storici in area 4,288 euro. Il titolo della multiutility emiliana oggi sale del 3 per cento circa e conferma il primo scorcio d’anno molto positivo con quasi +10% Ytd, tra i migliori performer del Ftse Mib insieme ad altre utility quali Enel (che ha anche staccato l’acconto cedola la scorsa settimana), A2a e Italgas, tutte con rialzi a cavallo della doppia cifra.
Dal nuovo piano la spinta in più a rally di gennaio
Nelle scorse settimane Hera si è giovata anche della notizia della salita nel capitale del fondo statunitense Lazard Asset Management LLC, portatosi sopra la soglia del 5% del capitale.
Hera il 10 gennaio ha pubblicato il nuovo piano al 2023 che prevede Margine operativo lordo a fine piano a 1.250 milioni di euro (+219 milioni rispetto al MOL 2018), investimenti industriali e finanziari complessivi per circa 2,9 miliardi di euro e dividendo previsto in ulteriore crescita fino a 12 centesimi per azione nel 2023 (+20% nel quinquennio). I dati preconsuntivi del 2019, chiuso con un margine operativo lordo di 1,08 mld (in crescita di 50 milioni), sono stati superiori alle attese degli analisti.
Oggi gli analisti di Banca IMI hanno confermato buy sul titolo Hera con target price a 4,7 euro.
