Notizie Notizie Mondo Guerra e inflazione non fanno paura ai mercati, volatilità sui livelli pre-pandemia

Guerra e inflazione non fanno paura ai mercati, volatilità sui livelli pre-pandemia

28 Novembre 2023 17:45

Stiamo attraversando un periodo caratterizzato da due guerre in corso, tassi di interesse più alti degli ultimi 20 anni e un livello di inflazione (che malgrado il recente calo) rimane vischiosa, ma nonostante tutto i mercati azionari globali si apprestano a chiudere il mese di novembre con un vigoroso rally. E alla volatilità cosa sta succedendo? Questa non sta risentendo per niente di tutte queste criticità, mantenendosi ben al di sotto dei livelli d’allerta.

In questo articolo andiamo ad analizzare proprio l’andamento dell’indice Vix, probabilmente l’indicatore più noto sul sentiment di mercato. Ma cosa rappresenta questo indice e quali sono i livelli da monitorare nei prossimi mesi?

Cosa sono il Vix e il VSTOXX

Il Vix Index è un indice calcolato dalla Chicago Board Options Exchange (CBOE) per misurare le aspettative di volatilità implicita del mercato nei prossimi 30 giorni.

Il Vix viene calcolato prendendo come riferimento i prezzi ponderati delle opzioni put e call a 30 giorni sull’indice S&P 500 e per questo tenta quindi di misurare la volatilità (ovvero le fluttuazioni di prezzo) dello S&P 500, l’indice che segue l’andamento delle 500 aziende americane con la maggior capitalizzazione.

Gli investitori analizzano quindi l’andamento del Vix per misurare il livello di rischio sul mercato azionario e proprio per questa sua natura l’indice Vix è chiamato anche indice della paura o di stress del mercato.

Ma il Vix non è l’unico indicatore di sentiment di mercato. Per misurare infatti le oscillazioni di prezzo sulla borsa europea, gli investitori possono analizzare anche il più specifico VSTOXX, indice che misura la volatilità attesa sul mercato europeo, prendendo però in questo caso come riferimento l’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 blue chips europee.

I livelli da monitorare del Vix

Il valore del Vix è espresso in punti e oscilla appunto per riflettere la volatilità del mercato azionario. Da questo punto di vista, quando il Vix si mantiene su livelli bassi (0-20) indica un mercato con bassa volatilità (oscillazioni contenute) e un basso livello di preoccupazione tra gli investitori.

Al contrario, quando il valore del Vix si riporta su livelli medi (nel range 20-30) può riflettere un aumento della volatilità e quindi un maggiore nervosismo nel mercato; mentre se sale oltre i 30 indica un clima di maggior preoccupazione sul mercato con gli investitori che corrono a coprirsi.

Vix verso i minimi dal 2020

Prosegue la fase di debolezza del Vix, che nell’ultima settimana si è riportato addirittura sotto quota 13, sui livelli minimi degli ultimi sei mesi, e sempre più vicino ai livelli raggiunti l’ultima volta nel 2020, portando così il calo da inizio anno ad oltre il 44%.

Dal punto di vista tecnico, con il recente calo, il Vix ha bucato al ribasso l’area supportiva a quota 16, perdendo circa il 41% dai massimi di periodo segnati poco sopra a quota 21 di fine ottobre. Teniamo presente che nel lungo periodo la media storica del Vix è di 21, livello distante oltre il 60% dai livelli attuali poco sotto quota 13 (12,6).

Nel grafico qui sotto vediamo l’andamento su time frame giornaliero dell’indice Vix ed è ben evidente l’area di supporto statico in area 13, un livello che se dovesse essere rotto con decisione al ribasso, potrebbe innescare un’ulteriore correzione verso la successiva area supportiva a 11,7.

Andamento su time frame giornaliero del Vix. Fonte TradingView

Dato che ci troviamo su livelli di minimo importanti, l’indice Vix potrebbe rimbalzare e in tal caso un improvviso risveglio della volatilità di mercato potrebbe sgonfiare rapidamente l’ottimismo a cui abbiamo assistito nell’ultimo mese sui mercati azionari.

Bisogna considerare infatti che storicamente, l’indice VIX e l’indice S&P 500 presentano una correlazione inversa e quindi il valore del Vix tende ad aumentare quando le azioni scendono, mentre al contrario diminuisce quando le azioni salgono.

Nel grafico di lungo periodo (qui sotto) possiamo osservare l’andamento di lungo periodo del Vix e come vediamo ci troviamo sui livelli minimi dal 2020, con la volatilità che ha risentito solo per qualche mese durante il periodo pandemico.

Andamento del VIX da fine 2013 ad oggi. Fonte Bloomberg

In ogni caso, fin tanto che il livello del Vix si manterrà al di sotto dei 20 (e ancor più al di sotto della soglia di allerta di 30), allora la volatilità di mercato continuerà a mostrarci prevalenza di calma, una situazione sicuramente di buon auspicio per le performance dei mercati.

Nonostante tutta l’angoscia quindi, il recente rally del mercato azionario e il parallelo calo del VIX evidenziano l’entusiasmo sui mercati, con gli operatori che continuano ad accettare gli investimenti in asset più rischiosi come i titoli azionari.