Notizie Notizie Mondo Guai per Adani Group, da Hindenburg l’accusa di frode e manipolazione delle azioni

Guai per Adani Group, da Hindenburg l’accusa di frode e manipolazione delle azioni

Pubblicato 26 Gennaio 2023 Aggiornato 26 Gennaio 2023 23:02

Brutte notizie per il miliardario indiano Gautam Adani, fondatore dell’omonimo conglomerato, le cui società nella giornata di ieri hanno perso oltre $10 mld di capitalizzazione, dopo le accuse mosse dal venditore allo scoperto, Hindenburg Research, di frode fiscale e manipolazione del prezzo delle azioni.

Secondo l’hedge fund americano, Adani Group starebbe portando avanti da diversi anni “la più grande truffa nella storia aziendale”. Queste accuse che hanno fatto crollare il prezzo delle azioni e delle obbligazioni (tra il -3% e il -10%) di tutte le società del conglomerato Adani, che oggi, tramite un portavoce, ha dichiarato di valutare “azioni correttive e punitive” nei confronti dello short seller americano.

“Sfacciata manipolazione delle azioni”

L’indagine di Hindenburg Reaserch è durata ben due anni e ha accusato il Gruppo Adani di aver messo in piedi per decenni “una sfacciata manipolazione delle azioni e un pano di frode contabile”. Nel dettaglio, la frode sarebbe stata gestita attraverso l’uso di una districata rete di società di comodo, in capo alla famiglia Adani, presso vari paradisi fiscali (dagli Emirati Arabi ai Caraibi fino a Cipro).

Ecco che grazie a questi stratagemmi il gruppo Adani Group avrebbe apprezzato artificiosamente il valore delle azioni di sette delle sue società, che sarebbero cresciute di oltre l’800%, rendendo così Adani il terzo uomo più ricco del mondo con un patrimonio di oltre 120 miliardi di dollari.
Questo spiegherebbe perché, secondo il venditore allo scoperto, le azioni del Gruppo sarebbero sopravvalutate in base ai loro dati finanziari e adesso Hindenburg sta scommettendo che i prezzi delle azioni della holding scenderanno ulteriormente nei prossimi mesi.

Secondo la ricerca, le società della holding di Adani avrebbero dato in pegno delle azioni gonfiate per ottenere prestiti, utilizzando schemi corruttivi, riciclaggio di denaro e appropriazioni di fondi pubblici, mettendo così l’intera holding indiana in una situazione finanziaria precaria.

Adani respinge le accuse

Nella giornata di oggi Adani Group ha respinto le accuse mosse da Hindenburg Research, con Jatin Jalundhwala, il capo legale del Gruppo, che ha definito il rapporto della società di ricerca “malizioso e non studiato”. Il gruppo indiano ora sta “valutando le disposizioni pertinenti ai sensi delle leggi statunitensi e indiane per azioni correttive e punitive contro Hindenburg Research”, in quanto il rapporto presentato il 24 gennaio ha “influenzato negativamente il gruppo Adani, i nostri azionisti e investitori”.

 

Chi è Adani?

Gutan Adani, a capo dell’omonimo Gruppo indiano, è considerato il magnate più ricco dell’Asia e deve la sua fortuna al suo vasto impero commerciale attivo in vari ambiti dall’energia, alla logistica, ma anche diverse industrie e società di telecomunicazioni; cosa che accrescerebbe le preoccupazioni circa il suo crescente potere in India e non solo.

Chi è Hindenburg Research?

Hindenburg Research è una società di ricerca finanziaria e short-seller statunitense fondata da Nathan Anderson nel 2017 con lo scopo di “cercare i disastri causati dall’uomo“, come transazioni illecite, cattiva gestione e per l’appunto frodi e irregolarità aziendali.
Hindenburg Research ha una comprovata esperienza nel scovare illeciti aziendali e nello scommettere contro le aziende indagate. In particolare, la società di ricerca ha acquisito molta popolarità per aver svelato nel settembre 2020 la truffa del produttore di camion elettrici Nikola.

In quella circostanza Hindenburg Research aveva rivelato che Nikola stava mentendo agli investitori presentando dei camion elettrici che in realtà nel video di presentazione era stato fatto scendere da una collina. A seguito di questo scandalo, Nikola aveva concordato con la SEC (securities Exchange Commission) di pagare una multa di 125 milioni di dollari.