Grecia: torna la paura default, Ue insoddisfatta dei progressi. A rischio accordo per il 24 aprile
Sale l’incertezza sul futuro della Grecia. La Commissione europea avrebbe espresso insoddisfazione dei progressi fatti finora da Atene, tanto che l’ipotesi di un accordo in occasione dell’Eurogruppo a Riga, in programma il 24 aprile, diventa sempre più lontana. Niente accordo significa niente aiuti per il Paese, che rischierebbe così il default a maggio, in vista delle nuove scadenze sui prestiti al Fondo monetario internazionale.
Ue insoddisfatta, difficile un accordo il 24 aprile
La Commissione europea si è detta “non soddisfatta dei progressi fatti finora” nei negoziati fra il governo greco e i creditori internazionali. Secondo quanto dichiarato da un portavoce del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, la speranza è che i lavori si intensifichino in vista dell’Eurogruppo di Riga, in agenda il prossimo 24 aprile. Un ultimo tentativo è rappresentato dalle discussioni in corso a Washington tra i maggiori capi di Stato e di governo a margine delle riunioni del Fondo monetario internazionale.
A gettare acqua sul fuoco è però il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che avrebbe escluso un accordo al prossimo incontro dei ministri delle Finanze di fine aprile. Senza accordo, non si sbloccherà la nuova tranche di aiuti da oltre 7 miliardi di euro che potrebbe dare fiato alle risicate finanze di Atene alle prese con le prossime scadenze sul debito ed evitare il default tecnico del Paese.
Grecia tenta di rimandare le prossime scadenze su debito
I timori per un default della Grecia e una sua uscita dall’euro (Grexit) sono alimentati anche dall’indiscrezione del Financial Times, secondo cui il governo ellenico avrebbe approcciato in maniera informale l’Fmi per chiedere più tempo per restituire il prestito in scadenza. A maggio, infatti, la Grecia dovrà rimborsare al Fondo monetario internazionale un prestito di circa 760 milioni di euro. L’istituto di Washington avrebbe però rigettato la richiesta, suggerendo di non procedere con una richiesta formale.
Che la situazione finanziaria della Grecia sia difficile lo dimostrano anche altre indiscrezioni apparse sul settimanale tedesco Die Zeit, secondo cui il governo tedesco guidato da Angela Merkel avrebbe preparato un piano B per permettere alla Grecia di rimanere nell’euro anche in caso di default sul debito.
S&P taglia rating alla Grecia
Intanto l’agenzia Standard & Poor’s ha ridotto la valutazione sulla Grecia. Ieri sera l’agenzia ha declassato ulteriormente il rating di lungo e breve termine portandolo a CCC+/C dal precedente B-/B. L’outlook è negativo poiché esiste la possibilità di un ulteriore downgrade nel giro di un anno. “Le prospettive economiche del Paese potrebbero peggiorare ulteriormente a meno di un accordo tra la Grecia e i suoi creditori”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia.