Notizie Notizie Mondo Grecia sull’orlo della bancarotta: non rimborseremo il prestito dell’Fmi a giugno

Grecia sull’orlo della bancarotta: non rimborseremo il prestito dell’Fmi a giugno

25 Maggio 2015 07:38
La Grecia non riuscirà a rimborsare i prestiti in scadenza al Fondo monetario internazionale (Fmi), dopo l’ennesimo nulla di fatto nei negoziati tra Atene e i suoi creditori internazionali, nel Consiglio europeo di Riga di giovedì e venerdì scorsi. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno greco, Nikos Voutsis, in una intervista al canale televisivo Mega Channel: “I rimborsi all’Fmi a giugno pari a 1,6 miliardi di euro – ha dichiarato – non saranno fatti e comunque non ci sono i soldi per farlo”. Parole che scatenano i timori di una imminente bancarotta della Grecia e interrogativi sul futuro del Paese e dell’Eurozona. Secondo il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis, l‘uscita della Grecia potrebbe essere l’inizio della fine del progetto euro, mentre per il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, non è più escluso un default di Atene né la possibilità che la Grecia possa aver bisogno di una valuta parallela a fianco dell’euro. 
A giugno la Grecia deve rimborsare all’Fmi un totale di 1,574 miliardi di euro in quattro tranche (il 5, il 12, il 16 e il 19 giugno). Senza contare il pagamento di stipendi e pensioni per un ammontare che si aggirerebbe intorno ai 2 miliardi. Finora Atene è riuscita a rispettare le scadenze e gli impegni. Secondo alcune indiscrezioni, il Paese avrebbe risorse per pagare gli stipendi, le pensioni e onorare la prima scadenza sul prestito del 5 giugno. Questo permetterebbe di avere tempo fino al 12 giugno prossimo per trovare un accordo. 
Nonostante le sue difficoltà finanziare, la Grecia non intende abbandonare la sua linea anti-austerità: “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ora è la volta dell’Europa”, ha detto il premier greco, Alexis Tsipras, davanti al comitato di Syriza, aggiungendo che la Grecia non accetterà “richieste irragionevoli” dai suoi creditori. Sulla stessa linea il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che ha affermato: “Abbiamo fatto tre quarti del percorso, i creditori devono fare l’ultima parte”.  
La questione ellenica con molta probabilità rimarrà al centro del vertice del G7 in programma a Dresda da mercoledì 27 maggio a venerdì 29 maggio.