Grecia: spiragli di compromesso, al via i colloqui tecnici. La Bce pronta ad aumentare liquidità?
Si intravedono spiragli di compromesso tra la Grecia e la zona euro sulla questione del debito. “Abbiamo fatto passi importanti, non abbiamo coperto tutta la distanza ma una parte importante”, ha dichiarato il primo ministro greco, Alexis Tsipras, al termine del Consiglio europeo di ieri, in cui ha incontrato per la prima volta gli altri leader europei, tra cui il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Le dichiarazioni di Tsipras distendono gli animi dopo l’insuccesso dell’Eurogruppo di mercoledì scorso, che aveva sollevato i timori di un’uscita della Grecia dall’euro (Grexit).
Per rinnovare il dialogo, il primo ministro greco si è intrattenuto ieri con il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. I due hanno deciso, secondo quanto riporta la stampa, di avviare oggi dei lavori per facilitare la riunione dell’Eurogruppo di lunedì prossimo. Degli esperti tecnici greci e dei rappresentanti dei creditori di Atene (ma non chiamatela più Troika!) si riuniranno oggi per cercare una base comune tra l’attuale memorandum e le proposte della Grecia.
L’unione europea vuole che la Grecia chieda una estensione del programma di aiuti per continuare a finanziarsi, almeno nel breve termine, prima di trovare una soluzione per ridurre il debito di Atene (oltre i 300 miliardi di euro, pari al 175% del Pil). Dall’altra parte, il governo greco cerca invece di evitare le misure di austerità imposte al Paese dal 2010 e per questo si rifiuta di allungare il piano di aiuti e chiede un nuovo programma che si basi su condizioni meno drastiche. In particolare, propone che il 30% delle misure giudicate più “tossiche” e “anti-sociali” vengano rimpiazzate da altre meno restrittive.
una decisione deve essere presa rapidamente, per evitare che la Grecia rischi di trovarsi a corto di soldi. Il memorandum stabilito con la Troika nel 2010 e dunque il piano di finanziamento si chiuderà a fine febbraio.
La Bce pronta a immettere liquidità?
Nel frattempo, il consiglio direttivo della Banca centrale europea (Bce) avrebbe deciso di aumentare di 5 miliardi i fondi a disposizione delle banche greche nel quadro del programma noto come liquidità di ultima istanza o di aiuti di emergenza (Ela). Il limite dell’Ela per gli istituti ellenici passa così da 60 a 65 miliardi di euro. Al momento la Bce non ha confermato questa decisione.
Solo settimana scorsa, l’istituto guidato da Mario Draghi aveva annunciato che non avrebbe più accettato in garanzia i titoli di Stato della Grecia nelle sue aste di liquidità.