Notizie Notizie Mondo Grecia: prosegue il tira e molla con i creditori, accordo ancora in bilico

Grecia: prosegue il tira e molla con i creditori, accordo ancora in bilico

1 Giugno 2015 13:33
Prosegue il tira e molla tra la Grecia e i creditori internazionali, impegnati ormai da mesi nelle trattative per sbloccare la tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro. Uno spiraglio si era intravisto nel primo pomeriggio quando l’edizione online del quotidiano ellenico To Vima, riprendendo l’agenzia Bloomberg, ha scritto che i creditori internazionali sarebbero pronti a presentare una proposta di accordo ad Atene. Proposta che dovrebbe comprendere misure per 3,5 miliardi di euro. 
L’ottimismo è stato però subito smorzato dai successivi lanci delle agenzie di stampa che, citando fonti vicini ai creditori, hanno smentito le indiscrezioni di un accordo imminente. Questa mattina la portavoce del presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha ribadito che oltre il termine di fine giugno non verranno concesse altre scadenza alla Grecia. A fine giugno termina infatti la proroga di quattro mesi del programma di sostegno finanziario. Bruxelles ha inoltre ricordato che sono stati compiuti progressi nelle trattative, ma resta ancora molto lavoro da fare.
 
Ieri sera il premier greco Alexis Tsipras ha spiegato in teleconferenza con Angela Merkel e Francois Hollande il nuovo piano di riforme del governo ellenico. Questa sera a Berlino gli stessi Merkel e Hollande discuteranno della situazione greca con il presidente Juncker. Da ricordare che giugno sarà un mese ricco di scadenze: Atene, oltre ai normali pagamenti della pubblica amministrazione, dovrà rimborsare circa 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale. La prima scadenza (300 milioni di euro) è fissata per venerdì 5 giugno, ma il governo ellenico potrà onorare i prestiti attraverso un’unica rata a fine mese.
Senza dimenticare, come hanno fatto notare questa mattina gli analisti di Morgan Stanley, che alla Grecia servirà un terzo piano di salvataggio che deve essere ancora negoziato mentre ad oggi si sta discutendo solamente della tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro.