Usa: Pil I trim. rivisto al ribasso . Borse europee confermano cali
L’economia americana frena, ma meno delle attese. Nella seconda lettura il Prodotto interno lordo (Pil) degli Stati Uniti ha registrato un -0,7% annualizzato nel primo trimestre 2015. Un dato rivisto al ribasso rispetto al +0,2% mostrato nella prima lettura dello scorso 30 aprile e in deciso calo rispetto alla crescita del 2,2% mostrata nell’ultimo scorcio del 2014). Gli analisti si attendevano, tuttavia, una contrazione di poco superiore e pari allo 0,9 per cento. La prima economia mondiale ha frenato in scia principalmente al rigido inverno e al rafforzamento del dollaro.
La terza ed ultima lettura verrà comunicata dal Dipartimento del Commercio americano il prossimo 24 giugno.
Prendendo in considerazione alcune voci, in evidenza la spesa per consumi personali che ha registrato una crescita dell’1,8% nei primi tre mesi. Un dato che si raffronta con il progresso del 4,4% messo a segno nel quarto trimestre e il +1,9% della prima lettura.
Ulteriore indebolimento delle esportazioni che hanno risentito del rafforzamento del biglietto verde: nel primo trimestre l’export (prodotti e servizi) Usa è diminuito del 7,6%, in contrasto col progresso del 4,5% segnato nel quarto trimestre. Di contro le importazioni sono salite del 5,6% dal +1,8% della prima lettura, ma pur sempre in rallentamento rispetto al 10,4% dell’ultimo scorcio del 2014
La reazione in Borsa e sul mercato forex
Nessuna particolare reazione al dato sul mercato azionario europeo e su quello valutario. Le Borse del Vecchio continente, concentrate ancora sulle vicende greche, continuano a viaggiare in territorio negativo: il Dax e il Cac40 cedono circa l’1%, mentre i ribassi del Ftse 100 continuano ad essere più contenuti e pari allo 0,06%. A Piazza Affari, il Ftse Mib viaggia poco sotto la parità a 23.738,90. Sul mercato forex, il cambio euro/dollaro viaggia a 1,0962.