Grecia, Banche centrali e dati lavoro Usa: ecco i principali appuntamenti da seguire nella settimana
I negoziati tra la Grecia e i creditori internazionali, le banche centrali e i dati sul mercato del lavoro statunitense per il mese di maggio. Sono questi i protagonisti e gli eventi più attesi dell’agenda della prima settimana che prende il via a inizio giugno.
L’attenzione degli investitori non si distoglie dal “dramma greco” che rimarrà in primo piano anche nel corso di questa ottava in vista della prossima scadenza nei confronti del Fondo monetario internazionale (Fmi) del 5 giugno. L’incertezza regna ancora sovrana sul futuro di Atene e a tenere banco, come era accaduto nella passata settimana, sono le dichiarazioni. Oggi i listini europei si risvegliano con le parole del commissario europeo Günther Oettinger che nel corso di una intervista al tedesco “Die Welt” ha dichiarato di giudicare possibile un accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali entro la fine della settimana.
Banche centrali in azione
Nel corso dell’ottava occhi puntati sulle banche centrali. Si pronunceranno sui tassi la banca centrale australiana, quella indiana e quella brasiliana. Tutte concentrate nella giornata di martedì.
Mercoledì è la volta della Banca centrale europea (Bce) a cui farà seguito, come di consueto, la conferenza stampa del presidente Mario Draghi. Da Francoforte non dovrebbero giungere novità: conferma dell’attuale piano di acquisto di asset e conferma del costo del denaro allo 0,05% (minimo storico). Secondo gli analisti di Credit Suisse, Mario Draghi si soffermerà sulla necessità di proseguire il Qe fino almeno a settembre 2016 e ribadirà la sua efficacia. In generale verranno confermate le previsioni economiche fornite a marzo, mentre le stime sull’inflazione 2015, secondo la banca elvetica, potrebbero essere riviste leggermente verso l’alto.
Chiude la settimana la Bank of England (BoE) che si pronuncerà il 4 giugno (e anche in questo caso non sono attese sorprese in tema di politica monetaria).
Banche centrali a parte, da una parte all’altra dell’Atlantico sono davvero numerosi gli appuntamenti da seguire e da annotare nella settimana appena iniziata. Tra i dati più attesi nella zona euro la stima preliminare dell’inflazione della zona euro per il mese di maggio, il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio di aprile. In Italia il tasso di disoccupazione di aprile verrà comunicato mercoledì 3 giugno.
Negli Stati Uniti il market mover della settimana sono i dati sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione e i nuovi occupati non agricoli (non-farm payrolls) in uscita venerdì 5 giugno. Riscontri molto attesi perché capaci di condizionare le future mosse della Federal Reserve (Fed) in tema di politica monetaria. La prossima riunione del Fomc, il braccio operativo della banca centrale Usa, è in calendario una decina di giorni dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro (riunione Fomc in agenda il 16/17 giugno). Al termine del meeting della Fed si terrà la conferenza stampa della governatrice Janet Yellen che potrebbe dare delle indicazioni maggiori sul timing del primo rialzo dei tassi di interesse negli usa, fermi quasi allo zero da quasi sei anni.