Notizie Notizie Mondo Grecia: oggi l’atteso Eurogruppo. Tsipras agguerrito: non vogliamo l’estensione degli aiuti

Grecia: oggi l’atteso Eurogruppo. Tsipras agguerrito: non vogliamo l’estensione degli aiuti

11 Febbraio 2015 08:52
Si prevede un Eurogruppo di fuoco quello fissato per oggi pomeriggio alle 17.30 a Bruxelles, incentrato sulla questione Grecia. Ieri sera il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha ribadito la sua linea e ha superato senza problemi un voto di fiducia sul suo progetto di cancellazione del programma di salvataggio, lasciando poco spazio alla possibilità di un ripiegamento alla volontà tedesca. Anche se non sono mancati i toni fiduciosi per il raggiungimento di un accordo. 
 
Secondo una fonte della Commissione europea, l’Ue è pronta a trovare una soluzione temporanea con una concessione di un  periodo di sei mesi, durante il quale al governo Tsipras sarà concesso un più ampio margine di bilancio al fine di introdurre nuove manovre di stimolo dell’economia. Dall’altra parte però Atene dovrebbe proseguire almeno il 70% del memorandum d’intesa stabilito con la Troika, in cambio dell’ultima tranche di aiuti da poco più di 7 miliardi di euro, prevista entro il 28 febbraio. 
 
Ma vendendo le posizioni attuali della Germania e della Grecia, un accordo sembra essere ancora lontano. “Crediamo che nell’Eurogruppo straordinario di oggi non si arriverà alla formalizzazione finale di un accordo – afferma Vincenzo Longo, market strategist di IG – Probabilmente verranno discussi i dettagli di un accordo, la cui decisione definitiva arriverà non prima dell’Eurogruppo della prossima settimana”. 
 
Tsipras: non vogliamo l’estensione degli aiuti
Nel suo discorso tenuto ieri sera davanti al Parlamento, Tsipras ha alzato i toni, rispondendo che la Grecia “non domanderà l’estensione degli aiuti”, qualsiasi siano le pressioni di Berlino. Ciò che il nuovo governo ellenico chiede è un accordo a breve termine che non comporti l’imposizione di condizioni di austerità. “Negoziamo per la questione del debito, sulle procedure di rimborso per fermare qualsiasi condizione punitiva per il popolo greco e catastrofico per l’economia”, ha detto Tsipras, ricordando come il memorandum stabilito dalla Troika sia stata l’occasione per mettere nelle mani di pochi lo stato sociale, la sanità, l’istruzione e la proprietà pubblica del Paese e definendo le condizioni proposte dal ministro tedesco delle Finanze Schaeuble assurde. 
 
“Se accettiamo di continuare da dove il precedente governo si era interrotto – ha continuato il primo ministro greco – sarà come accettare che le elezioni non ci siano mai state”. Tsipras è un fiume in piena alla vigilia della cruciale riunione dei ministri delle Finanze della zona euro. “All’Eurogruppo ci sarà la Grecia: 10 milioni di greci che hanno sofferto in questi utili due anni – ha ricordato Tsipras – 1,5 milioni di disoccupati, 2,5 milioni di poveri e 300.000 nuovi immigrati fuggiti all’estero”. 
 
Il primo ministro ha poi terminato il suo discorso con la speranza che un accordo venga trovato. “Siamo ottimisti. Perché le nostre proposte sono quelle che possono porre fine all’assurdo”, ha detto, sottolineando che la Grecia è un partner europeista: “siamo pronti a rimanere in Europa a pari ed equo livello”. Tsipras ancora una volta ha ricordato come nel 1953 l’Europa abbia scelto “la strada della comprensione, della solidarietà e della logica per il bene della Germania, ma anche per il bene e l’idea europea”, riferendosi al debito che venne abbonato alla Germania Federale per i danni dei nazisti,.