Grecia: oggi Atene presenta il suo piano di riforme all’Eurogruppo
Ennesima giornata decisiva per il futuro dellaGrecia. Oggi il governo guidato da Alexis Tsipras dovrà presentare all’ex
Troika (Banca centrale europea, Unione europea e Fondo monetario
internazionale) un piano di riforme per apporre il sigillo all’accordo di
massima sul debito raggiunto tra Atene e l’Eurogruppo, in occasione del vertice
straordinario di venerdì scorso.
Al termine del terzo vertice dei ministri
delle finanze della zona euro, la Grecia ha infatti ottenuto un’estensione di
quattro mesi al programma di aiuti. “Le autorità greche hanno espresso il loro
forte impegno a portare avanti un processo di riforme strutturali di ampia portata
per un miglioramento duraturo delle prospettive di crescita e occupazione, e si
impegnano ad attuare le riforme necessarie per fronteggiare la corruzione e
l’evasione fiscale, e per migliorare l’efficienza del settore pubblico”,
si legge nella nota dell’Eurogruppo.
Nuovo test oggi. Per ottenere l’estensione
dell’assistenza finanziaria, formalmente conosciuta come accordo quadro sullo
strumento di assistenza finanziaria, fornita dal fondo europeo di stabilità
finanziaria (FESF), la Grecia dovrà presentare una lista di riforme che
“saranno oggetto di revisione da parte delle istituzioni europee per
determinare se rappresentano un punto di partenza valido per una positiva
conclusione della revisione del programma attuale della Grecia”, si legge
nella nota diramata dall’Eurogruppo. La
questione tempo, come sempre, è fondamentale. “Le discussioni si svolgono
nel contesto della prossima scadenza, il 28 febbraio, dell’attuale programma di
aggiustamento macroeconomico per la Grecia”, ricordano da Bruxelles.
Nel frattempo sono circolate nel fine settimana
diverse indiscrezioni sulla lista di riforme che Tsipras e il suo esecutivo
presenteranno: si parla di un documento di sei pagine che dovrebbe
comprendere la lotta all’evasione e alla corruzione, ma anche la riforma del
pubblico impiego e potrebbe essere valutato il capitolo
“privatizzazione”.
Stando a quanto riportato dal settimanale tedesco
“Bild“, che cita fonti vicine all’esecutivo ellenico, la lista di
riforme dovrebbe permettere di portare nelle casse di Atene circa 7 miliardi di
euro. In particolare, il piano che il neo premier deve mettere sul tavolo dei
creditori internazionali (Unione europea, Banca centrale europea e Fondo
monetario internazionale) prevede circa 2,3 miliardi di euro dalla lotta al
traffico di benzina e sigarette, e si attende 2,5 miliardi dalle tasse sui
grandi patrimoni e sempre 2,5 miliardi dal recupero dei debiti fiscali di
individui e imprese.