Notizie Notizie Mondo Grecia: Eurogruppo boccia il piano di riforme, tavolo tecnico domani a Bruxelles e Atene

Grecia: Eurogruppo boccia il piano di riforme, tavolo tecnico domani a Bruxelles e Atene

10 Marzo 2015 08:43
L’Eurogruppo non ha accolto il piano di riforme della Grecia, messo a punto per ottenere l’estensione degli aiuti finanziari fino a giugno, e ha esortato il governo guidato da Alexis Tsipras a fare di più e a farlo nel breve, brevissimo termine, perché non c’è più tempo da perdere. L’accordo di sostegno finanziario firmato con la Troika è infatti scaduto a fine febbraio e ora la Grecia rischia di trovarsi a corto di soldi e di non riuscire a pagare le prossime scadenze sul debito. 
Il tutto è rimandato a domani. La Grecia e i tecnici della Troika proseguiranno i negoziati sul pacchetto di riforme da implementare per ottenere il finanziamento supplementare. Le discussioni si svolgeranno parallelamente a Bruxelles e ad Atene. “Non c’è più tempo da perdere – ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, al termine della riunione di ieri – Le discussioni tra le autorità greche e le istituzioni devono e inizieranno a partire da mercoledì, al fine di raggiungere una conclusione rapida e positiva. In questo contesto, abbiamo convenuto che le discussioni con le istituzioni avranno luogo a Bruxelles. Parallelamente, se necessario, le squadre tecniche delle istituzioni saranno accolti ad Atene, al fine di sostenere questo processo congiuntamente e insieme”. 
Un duro colpo per il governo ellenico, che non voleva più sentir parlare di Troika e che ora invece se li ritrova in casa. Tutto come al punto di partenza. Secondo quanto anticipato dal ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, un nuovo pacchetto di riforme sarà presentato la prossima settimana. Quelle presentate finora non hanno convinto l’Europa, che le ha qualificate solo “un punto di partenza” ma non sufficienti a giustificare il versamento di altri aiuti. E come chiarito da Dijsselbloem, senza un accordo generale sulle riforme e senza una prova della loro attuazione, nessun anticipo di aiuti verrà fatto. Atene comunque avrebbe tempo, secondo gli accordi preliminari raggiunti a febbraio, fino alla fine di aprile per presentare una lista di riforme.
“Il puzzle greco è lungi dall’essere risolto – commenta oggi Paolo Pizzo, analista di Ing – E lo spazio di manovra sembra ulteriormente limitato. Sarà necessaria una cooperazione costruttiva nel corso delle prossime settimane”. 
Secondo un sondaggio citato ieri dal quotidiano greco Kathimerini, il 69,6% dei greci pensa che il nuovo governo dovrebbe cercare un “compromesso onorevole” per evitare di lasciare la zona euro, mentre solo il 27,4% vuole che la Grecia scenda a compromessi.