Notizie Notizie Mondo Bce: parte oggi il Quantitative easing di Draghi, 150 miliardi di euro attesi per l’Italia

Bce: parte oggi il Quantitative easing di Draghi, 150 miliardi di euro attesi per l’Italia

9 Marzo 2015 08:28
Il Quantitative easing della Banca centrale europea (Bce) prende ufficialmente il via oggi. L’Eurotower acquisterà al ritmo di 60 miliardi di euro al mese titoli di stato sul mercato secondario da banche, assicurazioni e altre istituzioni finanziarie, per un ammontare complessivo di 1.140 miliardi di euro almeno fino a settembre 2016. L’obiettivo principale della Bce è quello di riportare l’inflazione a un livello stabilmente vicino al 2%, e dare slancio alla crescita della zona euro. 
E nel nostro Paese dovrebbero arrivare circa 150 miliardi di euro liquidità in più. Un fiume di  denaro utile  per contrastare la stretta del credito (il cosiddetto credit crunch). Secondo la Cgia di Mestre negli ultimi tre anni le famiglie e le imprese italiane hanno subito una contrazione nell’erogazione degli impieghi pari a 110 miliardi di euro.
Alla vigilia dell’avvio della manovra, in uno studio pubblicato ieri l’ufficio studi della Cgia ha ricordato che “tra il 2011 e la fine del 2014 le operazioni di rifinanziamento a lungo termine lanciate da Francoforte hanno consentito al nostro Paese di ricevere 305 miliardi di prestiti (pari al 25% del totale erogato nell’area dell’euro). Se nel dicembre del 2011 la Bce ha erogato al nostro sistema creditizio 116 miliardi con il Ltro 1, qualche mese dopo (febbraio 2012) se ne sono aggiunti altri 139 miliardi, grazie all’operazione Ltro 2. In tempi più recenti, infine, con il Tltro 1 (del settembre 2014) e con Tltro 2 (del dicembre 2014) abbiamo percepito rispettivamente 23 e 27 miliardi di euro. Misure, queste ultime, che a differenza delle prime due avevano un vincolo: i soldi ricevuti dovevano finanziare esclusivamente l’economia reale (famiglie e imprese)”. 
 
Nonostante ciò, ha rilevato l’associazione, le operazioni Ltro e Tltro non hanno ancora consentito una ripresa degli impieghi al nostro sistema economico, anche se nell’ultimo anno si è registrato un rallentamento della stretta creditizia: tra la fine del 2013 e lo stesso periodo del 2014 gli impieghi in Italia sono diminuiti dello 0,9 per cento (passando da 1.401,7 a 1.388,8 miliardi di euro). “Con il Quantitative easing – ha inoltre segnalato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – la Bce si impegna ad acquistare titoli dei settori pubblici e privati per un ammontare di 60 miliardi di euro al mese”. 
Complessivamente la Banca centrale dovrebbe erogare fino al prossimo mese di settembre del 2016 più di 1.000 miliardi di euro. Di questi 1.000 miliardi, sostengono alcune importanti società finanziare europee, tra i 130 e i 150 miliardi di euro dovrebbero interessare l’Italia, con l’obbiettivo di ridare liquidità al nostro sistema economico che negli ultimi tre anni ha subito una contrazione nell’erogazione del credito del 7,4 per cento che, in valore assoluto, corrisponde a una riduzione dei prestiti pari a 110 miliardi di euro.