Grecia: ecco il piano di Tsipras da 13 mld per ottenere aiuti da oltre 53 mld
Un compromesso tra Grecia ed Europa sembra essere più vicino dopo che il governo di Atene ha presentato il nuovo piano di riforme entro i termini stabili e alcuni leader europei hanno aperto alla possibilità di un ragionevole alleggerimento del debito ellenico. Sebbene l’ipotesi Grexit, vale a dire l’uscita del Paese dall’euro, non sia ancora esclusa, gli ultimi passi sembrano andare nella direzione di un accordo e quindi verso lo sblocco degli aiuti (un terzo pacchetto di sostegno finanziario). La lista di riforme elaborata da Atene verrà oggi valutata da Bce, Fmi e Commissione europea prima di procedere nel pomeriggio al voto al parlamento greco. Nel corso del fine settimana il piano sarà preso in esame dall’Eurogruppo prima del Consiglio Europeo convocato per domenica, che appare sempre più essere la data limite per arrivare o meno ad una soluzione per la crisi Grecia.
Il nuovo piano della Grecia
A fronte di aiuti da circa 53 miliardi di euro, il piano elaborato dal governo di Alexis Tsipras prevede riforme per 13 miliardi di euro, più degli 8 miliardi messi sul piatto in precedenza e più dei 12 miliardi stimati ieri. Maggiore è anche la durata: il piano si snoda su un orizzonte temporale di tre anni e non più di due. I punti salienti della nuova proposta di Atene stanno nella rimodulazione dell’Iva e nella riforma delle pensioni: 1) riorganizzazione degli scaglioni Iva che rimangono fissati a tre, con aumento dei beni nella fascia di aliquote più elevate. Inoltre previsione di graduale eliminazione dello sconto sull’Iva concesso alle isole, a partire da quelle più ricche e più gettonate dai turisti; 2) innalzamento dell’aliquota sui redditi di impresa (da 26 a 28%); 3) riduzione della spesa militare (100 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016); 4) innalzamento dell’età pensionistica a 67 anni entro il 2022. Il piano è anche corredato da clausole di salvaguardia: se non saranno centrati gli obiettivi di entrate fiscali, sarà aumentata la tassa sugli affitti ed elevata di un ulteriore 1% la tassazione sulle imprese.
“A una prima analisi i documenti suggeriscono che il governo greco si sta muovendo e che un compromesso può essere ancora raggiunto”, ha commentato oggi l’analista di Ing, Carsten Brzeski. Anche se non menzionato nel piano, l’analista scommette su una qualche forma di ristrutturazione del debito della Grecia: “Un qualche tipo di riduzione del debito al termine di un lungo processo sul piano delle riforme è ancora un’opzione”. L’ipotesi infatti non viene esclusa nemmeno dagli stessi leader europei. Ieri il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha aperto a un ragionevole alleggerimento del debito greco.