Governo: via libera al decreto su stop Imu su prima casa fino a settembre. Per Cig stanziato 1 miliardo
Il Consiglio dei ministri odierno ha approvato il decreto che sospende la rata dell’Imu di giugno sulla prima casa in attesa di porre in essere una riforma complessiva della tassazione sulla casa entro il 31 agosto e sul rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Non solo, l’atteso consiglio dei ministri che si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi ha confermato la riduzione degli stipendi dei ministri-parlamentari e il rinvio della scadenza dei contratti dei precari della pubblica amministrazione da luglio alla fine di dicembre. “Come primo intervento viene sospesa la rata Imu che le famiglie non dovranno più pagare a giugno” ha dichiarato il premier Enrico Letta. Sul fronte lavoratori verrà stanziato un miliardo per rifinanziare la cassa integrazione in deroga, oltre il doppio rispetto alle cifre circolate prima del CdM e pari a 496 milioni di euro.
“Non sono soddisfatto, ma soddisfattissimo – ha dichiarato il vicepremier, Angelino Alfano, al termine del CdM – la prima palla del Governo è andata in gol”. E ha aggiunto: “E’ un risultato di straordinaria, un’azione a favore delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori in difficoltà.
Imu, stop pagamento rata giugno per prime case. Ecco i dettagli
Il premier Letta insieme al ministro delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, ha illustrato brevemente i punti focali del decreto che stoppa il pagamento della rata Imu di giugno su prima casa, alloggi popolari, terreni agricoli e fabbricati rurali fino al 16 settembre. Fuori dal perimetro di riferimento dello stop del pagamento della rata ci sono immobili di pregio e abitazioni signorili (quelli classificati in catasto con le categorie A/1, A/8 e A/9). “Nel testo – ha rimarcato Letta – ci sarà una forte di attenzione alle imprese nella riforma dell’Imu, con la previsione di forme di deducibilità per le imposte pagate per attività produttive”. Dal canto suo Saccomanni ha spiegato che questa manovra, neutrale per i saldi di bilancio, “consente di guardare con ottimismo” alla possibilità di chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo”. Le previsioni dei principali istituti internazionali prevedono, ha detto poi il ministro, “un profilo di ripresa l’anno prossimo: non c’e’ nulla delle cose che stanno succedendo che altera la previsione”.
Rifinanziamento della Cig
Il Governo ha inoltre dato il via libera al rifinanziamento per 1 miliardo alla Cassa integrazione in deroga che “consente di avvicinarsi al fabbisogno che immaginiamo per il 2013”, ha detto Letta. Le coperture, ha poi chiarito il primo ministro, provengono dai fondi di produttività, aggiungendo che quest’anno il fondo non si sarebbe potuto utilizzare. “E’ una copertura temporanea, con l’impegno a rimettere le risorse nel momento in cui faremo l’operazione complessiva”. Altri 100 milioni inoltre arriveranno da fondi inutilizzati dell’accordo Italia-Libia per la realizzazione di nuove infrastrutture ed altri 19 dalle multe comminate dall’Antitrust.
Via il doppio stipendio a ministri-parlamentari
Eliminato il doppio stipendio per i membri del Governo già parlamentari. “Il decreto legge approvato elimina lo stipendio di ministri, sottosegretari e viceministri perché riteniamo che non sarebbe stata sufficiente una semplice rinuncia”, ha dichiarato il premier e ha poi proseguito: “E’ un intervento strutturale che riguarda anche il futuro”, ha annunciato Letta, “il parlamentare che svolge la funzione di ministro deve sapere che gli basta lo stipendio da parlamentare. Non ha senso un doppio stipendio. Il governo vuole dare un messaggio molto forte”.
Slitta al 31 dicembre scadenza precari Pa
Il Consiglio dei Ministri ha rinviato al 31 dicembre la scadenza dei contratti per i precari della Pubblica Amministrazione. Il termine precedentemente fissato al 31 luglio, ha spiegato il premier “avrebbe rappresentato per moltissimi lavoratori un’oggettiva e molto forte difficoltà”.
Nel corso della conferenza stampa a margine del consiglio dei ministri odierno, il premier Enrico letta ha annunciato la nomina di Daniele Franco quale nuovo Ragioniere generale dello Stato. Franco, bellunese che il 7 giugno compirà 60 anni, è stato fino ad oggi direttore centrale della Banca d’Italia per l’area ricerca economica e relazioni internazionali.