BPM: Moody’s taglia rating, ora attesa per aumento di capitale e modifiche governance
La scure di Moody’s si abbatte sulla Banca Popolare di Milano, alle prese con la telenovela Spa e con l’aumento di capitale da 500 milioni di euro che dovrebbe essere portato a termine dopo l’estate. L’agenzia statunitense ha tagliato il rating dell’istituto di Piazza Meda a Ba3 da Baa3 lasciando il merito creditizio ancora sotto osservazione per ulteriori downgrade.
La decisione di Moody’s si è basata su tre elementi chiave: il peggioramento della qualità del credito, la pressione sugli utili dopo il rosso del periodo 2011-2012 e una base di capitale non sufficiente. I prossimi giudizi dell’agenzia Usa saranno influenzati dalla riuscita dell’aumento di capitale, che dovrà essere approvato dall’assemblea dei soci convocata per il 22 giugno, e dall’eventuale trasformazione della banca in Spa.
Per il momento, come ha spiegato ieri il presidente del Consiglio di gestione della Popolare di Milano, Andrea Bonomi, il progretto di trasformazione in Spa è stato messo dietro ad altre priorità, in primis all’aumento di capitale. Il progetto di trasformazione della governance, ha sottolineato Bonomi, non è stato del tutto accantonato e non è detto che la trasformazione in Spa sia l’unica soluzione da prendere in considerazione.