Notizie Notizie Italia Governo in campagna elettorale. Su banche Tria smentito da Conte che veste i panni dell’arbitro

Governo in campagna elettorale. Su banche Tria smentito da Conte che veste i panni dell’arbitro

1 Aprile 2019 09:52

Governo M5S-Lega in piena campagna elettorale pre-elezioni europee: perfino il ministro Giovanni Tria si lascia andare a dichiarazioni tali da beccarsi una smentita del premier Giuseppe Conte. Che tenta di rimettere in riga tutti, a partire dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Quest’ultimo non esita a lanciare un monito a Confindustria:

Confindustria – che recentemente ha lanciato più di un alert sull’economia italiana – ci desse una mano, facesse delle proposte. Sui giornali ci attacca e poi chiede incontri”, ha detto il vicepremier, intervistato da Lady Radio, emittente fiorentina, nel giorno della sua visita a Firenze.

“Giusto, parliamo – continua il ministro dell’Interno – Io tutti i giorni incontro piccoli imprenditori, artigiani, commercianti. Forse i grandi industriali erano abituati bene dalla sinistra: qualunque cosa chiedevano si concedeva, ma l’Italia è fatta dai piccoli imprenditori, dagli artigiani, dai commercianti, dai professionisti. Non ci sono solo le grandi banche, le grandi imprese. Noi siamo partiti dai piccoli e magari qualcuno ci è rimasto male. Confindustria ci dia una mano”.

Salvini minimizza presunti contrasti con il premier Conte:

“Sono, come si dice a Oxford, cazzate, che leggo sui giornali dal primo giorno in cui abbiamo giurato. Dal primo giorno scrivono che il governo è a rischio, che siamo incapaci, litigiosi, fascisti, razzisti, dopo 9 mesi gli italiani hanno toccato con mano che senza essere geni tante cose le abbiamo fatte e tante le stiamo preparando”.

Interpellato poi su una domanda ad hoc, il vicepremier leghista rende notoche, riguardo alle pensioni, “l’obiettivo è arrivare a quota 41 per le pensioni entro la fine del mandato, così come la tassa al 15% se non per tutti per tanti. Siamo qui da 9 mesi, la mantellina di Batman non l’ho trovata”.

Nel tutti contro tutti, si mettono in evindenza le parole del ministro dell’economia sulle banche. Intervenendo al Festival dell’economia civile di Firenze, Tria ha ammonito ieri gli stessi italiani.

Pur ammettendo che nel corso del 2019 il Pil italiano potrebbe di fatto subire una forte battuta d’arresto, riportando una crescita zero, Tria ha ribadito la propria fiducia nelle ricette del governo M5S-Lega, avvertendo che bisogna smettere di “tifare contro l’Italia”. Inoltre, ha aggiunto, “nessuno ci chiede una manovra correttiva”.

Anzi, più precisamente, spiega:

“D’altra parte la manovra correttiva dobbiamo farla, nel senso che le misure urgenti sull’economia sono una manovra correttiva per sostenere l’economia senza mettere in discussione gli obiettivi di bilancio. Una manovra correttiva nel senso di una manovra restrittiva, e quindi ancora più recessiva, non è logica in questo momento e nessuno in Europa chiede una cosa illogica di questo tipo”.

Il titolare del Tesoro ha lanciato un avvertimento anche a chi attacca le banche, ma qui è uno stop è arrivato dal presidente del Consiglio. Tria afferma che attaccare le banche “significa avallare una campagna europea che ci sta mettendo in difficoltà e minare l’interesse nazionale“.

Ma è lo stesso premier Giuseppe Conte, che smentisce le parole del ministro:

“Non mi sembra ci siano i presupposti per parlare di attacco alle banche. Conserviamoci tutti lucidi”.

E mentre Salvini parla a Lady Radio, Di Maio interviene Rtl102,5. Nel commentare la frase che il quotidiano la Repubblica ha attribuito a Salvini – quella secondo cui il vicepremier avrebbe detto ‘Comando io’, il leader del M5S ha sottolineato:

“Sarebbe grave. Spero la smentisca. Se fosse vera non lo riconoscerei“.