Trimestre da incorniciare per il Ftse Mib, conferme e sorprese tra i top e flop Ytd
Mese interlocutorio per Piazza Affari che è comunque riuscita a confermarsi la miglior Borsa continentale da inizio anno e ha conteso fino alla fine al Nasdaq la palma gli miglior indice tra quelli principali a livello globale. Nelle scorse settimane l’indice guida milanese ha aggiornato i massimi dallo scorso settembre spingendosi vicino alla soglia dei 21.500 punti e l’ultima seduta del trimestre ha riportato l’indice a ridosso dei massimi con un corposo +0,7% a 21.286 punti. Il saldo a 12 mesi rimane invece ancora lievemente negativo (-2%).
Solo il Nasdaq ha fatto meglio (di poco)
Nonostante i crescenti timori legati alla crescita economica, il primo trimestre dell’anno è stato decisamente positivo sui mercati: +16% abbondante per Ftse Mib e Nasdaq, oltre +13% per S&P 500. Il sostegno è arrivato in primo luogo dall’atteggiamento molto accomodante delle banche centrali, in particolare la Federal Reserve ha cambiato rotta facendo capire che quest’anno non dovrebbe apportare strette sui tassi. Per l’Italia sponda anche dal calo dello spread con rendimenti dei BTP che hanno toccato nelle ultime settimane i minimi da maggio scorso.
“Tra i fattori alla base di questo rimbalzo c’è il crescente ottimismo circa le prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina – rimarca Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets UK – ma il vero cambio di rotta sembra essere stato il cambio di strategia delle banche centrali globali all’inizio dell’anno, avviato dalla Federal Reserve statunitense, che ha interrotto una stretta concertata della politica monetaria”.
Per quanto riguarda i risultati aziendali, Hewson sottolinea come questo scenario è stato molto più contrastante nel trimestre in quanto le aspettative di orientamento a livello settoriale sono state guidate più al ribasso, dal momento che le aziende si piegano alle prospettive che le aspettative di crescita per il 2019 saranno probabilmente inferiori al previsto in scia ad un’attività economica più lenta.
Azimut stella indiscussa, UBI e Banco BPM in rosso Ytd
Considerando il bilancio da inizio anno, a guidare la classifica del Ftse Mib è Azimut con un sonante +58,9% grazie anche alla sponda dei solidi riscontri arrivati ai conti 2018 e al dividendo molto generoso annunciato (1,5 euro per azione). Seguono Saipem con +44%, Juventus +43%, Ferrari +37% e Leonardo +35%. Tra i finanziari i migliori risultano Finecobank (+33%) e Unipol (+26%).
Tra i peggiori del Ftse Mib figurano solo tre segni meno da inizio anno: quasi -7% per UBI Banca, -6,41% Banco BPM e -0,03% Prysmian.
S&P, PIL e nuova earnign season
Prossime date importanti per l’Italia sono il giudizio di S&P (26 aprile) e l’importante responso Istat sul PIL del primo trimestre 2019 (30 aprile). Nella seconda parte del mese parte anche l’earning season con Eni e Stm ad aprire le danze il 24 aprile con i conti del primo trimestre 2019, per quelli delle banche bisognerà aspettare maggio.