Notizie Notizie Mondo GlobalCoin, la criptovaluta di Facebook sarà molto diversa dal Bitcoin. Volatilità a bada con ancoraggio al dollaro

GlobalCoin, la criptovaluta di Facebook sarà molto diversa dal Bitcoin. Volatilità a bada con ancoraggio al dollaro

24 Maggio 2019 17:33

Era il 2009 quando venne lanciato il Bitcoin, la moneta digitale che prometteva di rendere obsolete le banche e gli altri intermediari tradizionali ma ultimamente proprio queste ultime, dovendosi adeguare alle nuove realtà, hanno annunciato il lancio delle proprie monete come Jp Morgan che a inizio anno ha annunciato la sua “JPM Coin” e ora un altro colosso si appresta a fare la stessa cosa. Ma la grande sorpresa è che non si tratta di un big bancario bensì di uno dei social network più famosi al mondo, Facebook.

Facebook prepara la sua moneta digitale

La notizia la riporta la Bbc secondo cui forse già quest’estate Mark Zuckerberg annuncerà il lancio di GlobalCoin, questo il nome della moneta digitale targata Facebook e che permetterà di varare un sistema di pagamenti digitale, con cui si potranno fare acquisti e scambi anche sui suoi servizi WhatsApp e Messenger, in una dozzina di paesi, a partire dall’inizio del 2020. Che qualcosa stava bollendo in pentola era noto da tempo dopo che Zuckerberg aveva affidato a David Marcus, ex numero uno di PayPal, l’incarico di lavorare ad una criptovaluta per i suoi utenti di Facebook, Whatspp e Instagram. Reuters riporta che a inizio mese a Ginevra Facebook ha registrato una nuova startup, Libra, artefice proprio del nuovo sistema di pagamenti per fare acquisti sui social network, ma ovunque, e aperto a tutti, anche a chi non ha un conto corrente bancari. La GlobalCoin poggerebbe sulla blockchain, e sarà ancorata al dollaro. In tal modo GlobalCoin si discosterà dal Bitcoin caratterizzandosi come stablecoin, ossia una criptovaluta non soggetta ad elevata volatilità in quanto legata a un asset stabile come la valuta statunitense.

Analisti scettici: GlobalCoin non è una grossa novità

Ma la GlobalCoin di Facebook non è poi così entusiasmante dicono Teunis Brosens e Carlo Cocuzzo di ING secondo cui il lancio della criptovaluta di una piattaforma non è di per sé una novità quanto piuttosto è l’obiettivo che potrebbe raggiungere ad essere spunto di riflessione. Facebook trae ispirazione, affermano gli analisti, da WeChat, l’app cinese che vale un po’ per tutto visto che oltre alle funzionalità di pagamento, gli utenti possono fare praticamente tutto sulla piattaforma e nell’app. Per Facebook, introdurre una propria valuta sarebbe un potente incentivo per i suoi utenti a rimanere sulla piattaforma e a trattare con i fornitori, pagandoli nella valuta virtuale di Facebook. Come un circolo vizioso, questo, a sua volta, incentiverebbe i fornitori commerciali a essere presenti sulla piattaforma di Facebook e ad accettare le sue monete, per evitare di perdere una parte significativa dei loro clienti e le banche possono trovarsi in una situazione di disintermediazione. Le autorità di concorrenza di tutto il mondo stanno quindi osservando da vicino le mosse di Facebook e probabilmente – dicono gli esperti – anche le banche centrali hanno gli occhi puntati. Il lancio di valute virtuali su scala modesta ha un impatto trascurabile sulla politica monetaria e sulla stabilità finanziaria ma se molte transazioni finiscono per essere gestite da quella che è, in effetti, una valuta estera, le banche centrali dovrebbero pensarci.