Notizie Notizie Mondo Gli occupati non agricoli mandano al tappeto i mercati

Gli occupati non agricoli mandano al tappeto i mercati

7 Settembre 2007 14:09

Se Ben Bernanke aveva bisogno di un dato macroeconomico che gli indicasse in maniera chiara la via da seguire nelle prossime riunioni del Comitato di politca monetaria della Federal Reserve, a cominciare da quella del 18 settembre, la rilevazione sui non-farm payrolls resa nota oggi non lascia spazio ad alcun dubbio e apre alla possibilità ad un taglio di 50 punti base. E potrebbe essere seguito da altri primo della fine dell’anno. Il check up sul mercato del lavoro ha infatti spostato definitivamente l’attenzione della Banca centrale statunitense dal tema dell’inflazione a quello della crescita che in questo momento appare in grave difficoltà. Inoltre, se fino a poche settimane fa il problema poteva ancora essere considerato di sola circolazione della liquidità sui mercati finanziari, e quindi non contrastabile efficacemente con tagli di politica monetaria, adesso non ci sono più dubbi che gli Stati Uniti possano anche andare incontro a quella recessione che per primo Alan Greenspan aveva ipotizzato, con una percentuale del 30% entro fine anno.


Nel mese di agosto nei settori non agricoli sono stati bruciati 4.000 posti di lavoro ed è la prima volta che accade dall’agosto 2003, quando la diminuzione era stata di 42.000 unità. Le attese degli analisti di mercato, che si attestavano nell’intorno dei 115.000 posti creati appaiono, alla luce della comunciazione, completamente fuori target. A peggiorare il clima la revisione, sempre verso il basso, delle rilevazioni relative ai mesi di giugno e luglio. Nel primo caso il ritocco è stato a 62.000 unità da 126.000, nel secondo a 68.000 da 92.000 per una revisione verso il basso complessiva pari a 81.000 posti di lavoro. E’ rimasto invece invariato, al 4,6%, il tasso di disoccupazione nel mese di agosto.


La reazione dei mercati alla pubblicazione del dato è stata naturalmente molto forte. I future americani sono crollati e i mercati europei hanno accumulato rapidamente oltre un punto percentuale di ribasso. Attualmente Piazza affari è in ribasso di circa 1,6 punti percentuali mentre Wall Street si muove, venti minuti dopo l’apertura, in netto calo. Dow Jones ed S&P500 arretano di oltre 1 punto percentuale mentre il ribasso dei listini tecnoligici tocca il punto e mezzo di ribasso. Netto anche l’indebolimento del dollaro.